Il 24enne aveva messo in piedi una fitta rete di clienti con messaggi che si autodistruggevano dopo la lettura. E praticava promozioni speciali per la “Gangia”: 12 euro al grammo se se ne acquistavano 50
Oltre due etti di hashish in un unico panetto, quasi 30 grammi della stessa sostanza riposti in un barattolo di crema per il viso, alcune tracce di marijuana, un bilancino di precisione, un migliaio d’euro in contanti, un coltello da formaggio ed uno a farfalla entrambi con evidenti residui di droga sulle lame. A trovarli, in casa di un fiorentino di 24 anni sono stati la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato “San Giovanni” e il Reparto Antidegrado della Polizia Municipale del Comune di Firenze in un blitz congiunto andato in scena lunedì scorso. Tutto è iniziato intorno alle 19 quando, dopo una serie di controlli effettuati prevalentemente in centro, l’attenzione delle pattuglie è caduta un’utilitaria parcheggiata in doppia fila, in prossimità dei Lungarni. Gli agenti si sono subito avvicinati per le verifiche del caso, ma appena il passeggero ha abbassato il finestrino, hanno subito avvertito un forte e pungente odore di cannabis proveniente dall’abitacolo. Di lì a poco hanno scoperto che in quella macchina era stato appena spento in fretta e furia uno spinello e che la persona seduta al fianco del guidatore era già nota alle Forze di Polizia proprio nell’ambito degli stupefacenti.
A questo punto i poliziotti sono voluti andare a fondo nella vicenda, facendo visita alla sua abitazione in zona dove, da un armadio della camera da letto, è saltato fuori il “mini market” dello stupefacente. Gli investigatori avrebbero poi scoperto sul telefonino del giovane alcune, se pur brevissime e incomplete, “chat” con potenziali “clienti” attraverso applicazioni con messaggi che si autodistruggono dopo essere stati letti dal destinatario o, semplicemente, trascorso un determinato periodo. Il pusher, sempre secondo quando estrapolato dagli investigatori sulle vecchie chat rimaste invece inalterate, avrebbe anche confezionato una sorta di listino prezzi delle “Gangia” da mettere in vendita. Non sarebbero mancati neanche appetibili sconti, con un’offerta da 12 euro al grammo per un acquisto complessivo di mezzo etto di sostanza stupefacente (totale spesa: 6.000 euro). A seguito poi di ulteriori accertamenti, sarebbe emerso anche un profilo utente, su un noto servizio online, attraverso il quale sarebbe stata pubblicizzata la cannabis, rimandando poi – per gli eventuali contatti – ad un account di messaggistica riconducibile, secondo le ipotesi dei poliziotti, sempre all’indagato.
Ieri mattina, su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze, il Tribunale del capoluogo toscano ha convalidato l’arresto del 24enne disponendo nei suoi confronti – in attesa del processo – la misura cautelare dell’obbligo di firma e quello di dimora nel comune di Firenze con divieto di uscire di casa nelle ore serali e notturne.