Ai Carabinieri che lo hanno bloccato e poi condotto a Sollicciano ha detto di aver occupato l’abitazione da pochi giorni avendo trovato la porta aperta e nessuno dentro. Peccato però che lo spacciatore avesse in tasca le chiavi
In casa aveva un chilo e 100 grammi di marijuana (valore sul mercato oltre 16mila euro), nonché il kit del perfetto spacciatore composto da materiale per il peso e confezionamento dello stupefacente, nonché oltre 7.000 euro in contanti. Per questo l’uomo, K.P. albanese 51enne, residente a Brescia ma domiciliato a Firenze è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze e della Stazione di Firenze Rifredi. Tutto è partito nell’ambito di un normale controllo del territorio in zona San Jacopino. L’albanese, fermato dai militari, alla vista degli uomini dell’Arma ha cominciato a innervosirsi e ad assumere un comportamento agitato. Così i Carabinieri hanno approfondito il controllo estendendolo anche alla sua abitazione poco distante. E così sono saltati fuori lo stupefacente e i soldi che sono stati subito sequestrati, frutto probabilmente dell’attività di spaccio. Singolare la giustificazione addotta: l’albanese ha infatti affermato di averlo occupato solo da pochi giorni, avendo trovato la porta aperta e nessuno dentro. Peccato però che l’abitazione era perfettamente arredata ed in ordine ma, soprattutto, l’uomo aveva le chiavi della casa in tasca. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato tradotto nel carcere di Sollicciano.
Carabinieri all’opera anche a Fucecchio che nell’ultima settimana hanno intensificato i passaggi nelle frazioni che insistono nel bosco delle “Cerbaie”, posto solitamente frequentato da pusher e tossicodipendenti. Tra il 19 e il 22 luglio sono state segnalate all’Autorità amministrativa ben 5 persone, 4 uomini ed una donna, di età comprese tra i 26 ed i 37 anni, quali assuntori di stupefacenti. Ma il bilancio non si ferma qui perché i militari hanno elevato numerose contravvenzioni al Codice della strada, ritirando anche due patenti per guida pericolosa. Gli abitanti delle frazioni di “Massarella”, “Vedute”, “Querce” e “Torre”, avevano più volte segnalato la circostanza sottolineando ai militari le manovre effettuate e l’alta velocità di attraversamento delle stradine che compongono le frazioni mettendo a repentaglio la sicurezza degli abitanti.