L’edificio costruito nel 1932 entra a far parte del patrimonio del Comune. Si completa così il piano di recupero che prevede anche un nuovo asilo nido, parcheggi, giardini e piste ciclabili.
Oltre alla sala nella quale sono passate intere generazioni di fiorentini prima come spettatori di teatro, poi di cinema all’epoca di “seconda visione”, infine ancora di teatro in grado di proporre stagioni di grande qualità artistica, ci saranno un nuovo asilo nido, parcheggi per le auto, giardini e piste ciclabili insieme alla riqualificazione di strade e piazze della zona.
Lo storico Teatro Puccini entra a far parte del patrimonio comunale attraverso un accordo di cessione firmato tra l’amministrazione fiorentina e Manifattura Tabacchi spa, società proprietaria del complesso monumentale a cui è adiacente la sala di cultura. Si completa così il piano di recupero dell’edificio, costruito nel 1932 e simbolo dell’architettura razionalista, adottato nel dicembre dello scorso anno dalla giunta.
“L’amministrazione comunale e l’Associazione Teatro Puccini – racconta il vicesindaco Cristina Giachi – hanno lavorato con molto impegno in questi anni per preservare il teatro durante la complessa vicenda urbanistica e legale che lo ha visto coinvolto. Un forte e costante impegno è stato necessario per supportare l’Associazione, della quale anche il Comune è socio, nel mantenerlo in buone condizioni e promuoverne le attività. Quando pensiamo alla Manifattura stiamo parlando di un luogo strategico per il futuro sviluppo della città, anche dal punto di vista culturale: il teatro è uno snodo essenziale. La trasformazione del complesso della ex Manifattura Tabacchi comporterà la nascita di un nuovo centro della città con funzioni direzionali, servizi e un polo di opportunità culturali aperto a tutta la città”.
Aggiunge l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi: “Il Comune diventa proprietario di un altro grande teatro, oltre a quello del Maggio Musicale Fiorentino e alla Pergola. Il Puccini è il meno convenzionale dei nostri teatri, un luogo aperto alle più varie discipline artistiche, alle diverse generazioni e culture, al servizio della comunità degli artisti e dei cittadini: vogliamo mantenerne intatta quest’anima che affonda le sue radici nella Firenze operaia degli anni Quaranta e che ogni anno si rinnova con un’offerta culturale professionale e di qualità. La gestione continuerà ad essere affidata all’Associazione Culturale Teatro Puccini che lo ha reso una realtà sempre più conosciuta e importante anche a livello nazionale”.