Dal 5 al 23 settembre la quarta edizione della rassegna letteraria con omaggi a Clarice Lispector e alla rivista a fumetti Frigidaire. Evento speciale, la lectio di Nicola Lagioia sulla letteratura da Omero ai giorni nostri
Dal 5 al 23 settembre, Intemporanea, la rassegna letteraria ideata e diretta da Pinangelo Marino, torna a Firenze, con un importante programma composto da omaggi, eventi speciali e dalle anteprime delle principali uscite editoriali della rentrée autunnale. Sette appuntamenti in sette luoghi diversi per un viaggio nella letteratura che attraversa la città: dal Museo Novecento al cinema La Compagnia, dalla Manifattura Tabacchi a Piazza delle Murate e alle Biblioteche di quartiere(ingresso gratuito con prenotazione su www.intemporanea.eu o tramite mail a info@intemporanea.eu).
Lunedì 5 settembre, alle ore 18, in Piazza delle Murate, la rassegna aprirà con un omaggio a Clarice Lispector (1920-1977) in occasione dell’uscita de Il lampadario (Adelphi) con gli interventi della scrittrice Lisa Ginzburg e della traduttrice Virginia Caporali. Nata in Ucraina con il nome di Chaya, in una famiglia di ebrei ucraini costretti a fuggire dai pogrom russi per emigrare in Brasile, Clarice Lispector è considerata una delle scrittrici brasiliane più importanti del XX secolo ma anche la più importante scrittrice ebrea dai tempi di Franz Kafka. In questo secondo romanzo, terminato a Napoli nel 1946, l’autrice ci narra con la sua lingua visionaria una struggente iniziazione alla vita.
Martedì 6 settembre, alle ore 18.30, alla Manifattura Tabacchi sarà presentata la serie podcast “FRIGO!!!” (Chora Media), alla presenza degli autori Nicolò Porcelluzzi e Ivan Carozzi. La serie racconta la storia della rivista-cult Frigidaire. Non una semplice rivista, ma un modo incendiario di vivere, forse l’ultima avanguardia del Novecento italiano: tutti i suoi protagonisti avevano attraversato i folli e turbolenti anni Settanta; con Frigidaire diventarono i massimi interpreti e profeti degli ancora misteriosi anni Ottanta. Il primo numero esce il 28 ottobre 1980. Il suo primo e unico direttore si chiama Vincenzo Sparagna, con lui ci sono cinque future glorie del fumetto italiano: Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e Massimo Mattioli. I primi due moriranno giovanissimi per overdose, lasciando una serie di capolavori adorati da un’intera generazione di lettori. Oggi Sparagna abita sulle pendici dei Monti Martani, in Umbria, in un luogo rinominato Frigolandia.
Venerdì 9 settembre, alle ore 18, sarà il Chiostro del Museo Novecento (piazza Santa Maria Novella, 10) ad ospitare l’incontro con il vincitore della 60ª edizione del Premio Campiello che verrà assegnato stasera al teatro La Fenice di Venezia. La cinquina dei romanzi finalisti è composta da: Storie di alberi, donne, uomini di Antonio Pascale (Einaudi), Nova di Fabio Bacà (Adelphi), Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri (Ponte alle Grazie), I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni (Sellerio) e Il Tuffatore di Elena Stancanelli (La nave di Teseo). Scrittore fra i più apprezzati della scena italiana, premio Strega e direttore artistico del Salone del libro di Torino, Nicola Lagioia terrà una lectio dal titolo “Perché leggiamo certe storie. Un appassionato elogio della letteratura, da Omero ai giorni nostri”, lunedì 12 settembre, alle ore 18, al cinema La Compagnia (Via Cavour, 50R).
La rassegna quindi si sposta nelle biblioteche di quartiere e prosegue con altri tre eventi per offrire uno sguardo sulle novità editoriali più attese. Venerdì 16 settembre, alle ore 18, nella sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo, 24) l’incontro è con il Premio Strega Edoardo Albinati in occasione del suo nuovo romanzo Uscire dal mondo (Rizzoli). Tre storie potentissime e umane che ci parlano di isolamento, in una narrazione che affonda nelle ossessioni del nostro tempo.
Martedì 20 settembre, alle ore 17, alla BiblioteCaNova Isolotto (Via Chiusi 4/3A) la giovane scrittrice Costanza Di Quattro, dopo Donnafugata e Giuditta e il monsù, candidato al premio Strega 2002, ci invita a sfogliare un nuovo album di famiglia con il suo nuovo libro, in uscita sempre per Baldini+Castoldi, Arrocco siciliano. Sullo sfondo del nostro mediterraneo sud, fra tradimenti e pozioni galeniche, si dipana una storia di fiducia e debolezza, paura e coraggio. Venerdì 23 settembre, alle ore 17, alla Biblioteca Mario Luzi (Via Ugo Schiff, 8) Il dio disarmato di Andrea Pomella, in uscita il 6 settembre per Einaudi, ci porta a sfogliare un altro album, quello di una storia italiana ancora incompresa: il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta. Ma questo non è un saggio. Lo scrittore manipola il tempo, il metodo è quello del realismo traumatico: mettere in scena e replicare per sfiorare la verità. Non la verità storica, ma quella più sfuggente della percezione individuale e collettiva. A intersecare i fatti pubblici è il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro prima del sequestro.