Presentato questa mattina in video conferenza dai due primi cittadini Dario Nardella e Luigi Brugnaro. Tre i capitoli da cui passa la rinascita: salvaguardia del turismo, trasporti e residenzialità. “Necessario aprire una discussione con i sindaci che hanno voglia di ripartire subito”
Indicare una strada per il rilancio del Paese coinvolgendo le città d’arte che hanno sofferto e stanno ancora pesantemente soffrendo a causa della pandemia. E’ l’obiettivo del decalogo firmato Firenze-Venezia che sarà inviato al governo per il rilancio del sistema Italia ed è stato illustrato questa mattina in video conferenza dai due primi cittadini Dario Nardella e Luigi Brugnaro. “E’ un’iniziativa pensata da Firenze e Venezia che non esclude le altre città – ha spiegato Nardella – ed è aperta a tutti coloro che vogliono aderire. L’idea è nata dopo aver ascoltato l’intervento di insediamento del premier Draghi al Senato in cui ha toccato proprio il tema delle città d’arte e della necessità di un modello nuovo di turismo legato anche a valorizzarle, promuoverle e proteggerle. Presenteremo il documento al ministro del Turismo Garavaglia. Appena si riapriranno le frontiere dopo l’emergenza Covid il Paese deve essere pronto; se non sigliamo un patto tra città come le nostre, per rilanciare l’immagine internazionale e l’attrazione internazionale dell’Italia verso tutti i continenti, rischiamo di perdere altro margine rispetto a prima dell’emergenza. È arrivato il momento in cui dobbiamo essere uniti e più forti di prima”.
Sgravi fiscali per almeno un triennio per l’acquisto di pacchetti, locazioni e servizi turistici in Italia per rilanciare il settore e bilanciare la diminuzione del reddito degli italiani, superando le criticità del ‘Bonus vacanze’; una norma nazionale che richieda l’abilitazione specialistica per lo svolgimento di professioni turistiche nei centri storici dei capoluoghi metropolitani patrimonio dell’Unesco; ma anche un incremento per il triennio 2021-2023 del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, due proposte normative per le locazioni brevi con finalità turistiche e norme speciali per limitare le attività commerciali o i prodotti in libera vendita, preservando il rischio di un abbandono delle attività commerciali di vicinato, norme speciali per garantire il decoro e la sicurezza urbana nelle città: sono alcune delle proposte contenute nel documento che si intitola non a caso ‘Città d’arte? #NONmetterledaparte’.
“Vogliamo indicare una strada per il rilancio del Paese - ha aggiunto Brugnaro -. Non possiamo pensare che l’Italia possa ripartire senza il coinvolgimento di eccellenze come le città d’arte, che hanno un forte potere di attrazione in quanto ambasciatrici dell’Italia nel mondo. Venezia e Firenze, legate da un forte legame storico, sono il simbolo della volontà di farcela. I centri storici delle città d’arte vivono di turismo intercontinentale e la filiera turistica sta soffrendo pesantemente la situazione determinata dalla pandemia. Insieme alle dieci azioni pragmatiche e operative contenute nel documento, proponiamo temi di prospettiva organizzativa delle città, che da troppo tempo ci affanniamo a raccontare restando, purtroppo, ancora poco ascoltati. Siamo convinti che questo Governo possa fare bene, ma è necessario che apra una discussione seria con i sindaci che hanno voglia di ripartire immediatamente mentre prosegue la campagna vaccinale. A Venezia fervono i preparativi per le celebrazioni in occasione dei 1600 anni di fondazione della città e per la seconda edizione del Salone nautico che si terrà dal 29 maggio al 6 giugno prossimi: è il momento di dare fiducia alla ripresa affinché anche a livello internazionale appaia la voglia di ripartire e l’economia possa volare”.
Il decalogo si divide in tre capitoli, ognuno dei quali è composto da più proposte di rilancio. Il primo è dedicato alla salvaguardia della filiera del turismo e si compone di quattro proposte: sostegno economico per lavoratori ed aziende; incentivi per il turismo in Italia; attività, tour ed experience nelle mani dei professionisti e norma per le guide turistiche. Il secondo capitolo affronta il tema dei trasporti con due proposte: incremento del fondo nazionale per il Tpl e sviluppo del settore del trasporto turistico pubblico non di linea. Il terzo e ultimo capitolo è forse quello più delicato perché si occupa di residenzialità, e Firenze e Venezia da questo punto di vista sono terribilmente simili: sia per quanto riguarda lo svuotamento del centro storico e la diminuzione della popolazione residente, che per gli affitti praticamente introvabili e per il fenomeno sempre più spinto degli Air B&B e dei soggiorni limitati riservati sostanzialmente ai turisti. Quattro azioni per il rilancio: norme per gli appartamenti destinati agli affitti brevi (saranno vagliate a livello nazionale con le associazioni rappresentanti degli host); norme speciali per la limitazione delle attività commerciali o dei prodotti in libera vendita; norme per la tutela del decoro e la sicurezza urbana e sviluppo delle Smart control room per la gestione intelligente della città.