Il Compro oro non aveva licenza, ma in negozio c’erano 11 Rolex per 210mila euro: denunciato

I preziosi orologi sarebbero stati immessi nel mercato abusivamente. Il titolare, un iraniano con precedenti, è stato denunciato

Sono undici in tutto gli orologi di lusso, per un valore complessivo di oltre 210mila euro, sequestrati dai  militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Firenze, in collaborazione con il personale della questura fiorentina nell’ambito di una serie di controlli finalizzati al rispetto della disciplina antiriciclaggio. In particolare finanzieri e poliziotti hanno individuato nel centro storico di Firenze un operatore economico che esercitava l’attività di compro oro in modo del tutto abusivo, non essendo in possesso delle necessarie autorizzazioni e senza essere iscritto nell’apposito registro tenuto dall’Organismo degli agenti e mediatori (Oam), obbligatoria per tutti gli esercenti, comprese le gioiellerie, che intendono effettuare operazioni di acquisto e rivendita di oggetti preziosi usati in oro o altri metalli preziosi.

Nel corso dell’attività ispettiva sono stati rinvenuti all’interno dell’esercizio commerciale ben undici orologi di lusso, i noti e pregiati Rolex, pronti per essere immessi nel mercato in modo del tutto abusivo. Il titolare dell’esercizio commerciale, un cittadino iraniano con precedenti di polizia per il reato di ricettazione, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione che ne attestasse la legittima provenienza. Gli orologi, dal valore di oltre 210.000 euro, sono stati sequestrati e il titolare della gioielleria è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di esercizio abusivo dell’attività di compro oro e per il reato di ricettazione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.