Decise l’occupazione pacifica dell’ex distretto militare e la richiesta ufficiale di un intervento del governo. E Giani promette di parlare a Crosetto (Difesa) e Sangiuliano (Cultura) per stoppare il progetto
Occupazione pacifica e richiesta ufficiale di un intervento del governo. E’ quanto ha deciso l’affollata assemblea del quartiere Oltrarno, tenutasi per la prima volta all’interno della Basilica di Santo Spirito, per dire no alla trasformazione dell’ex distretto militare in Rsa di lusso (quindi per pochissimi anziani molto facoltosi…) e in una “Senior House”, espressione inglese vagamente dolce per definire un alloggio a pagamento per anziani autosufficienti, dotato di svariati servizi sussidiari compreso un ristorante interno. Anche questo ovviamente per persone che non hanno problemi di pensione minima e di come fare ad arrivare a fine del mese. Una destinazione che contrasta con la sacralità del luogo e con la storia, che fino al 1861 aveva visto da secoli l’unità del complesso, e che ne impedirebbe la riunificazione per farne un grande centro di vita religiosa, di cultura e di socialità, a beneficio del quartiere e di tutta la città di Firenze. Un proposito che la comunità Agostiniana di Santo Spirito intende perseguire suscitando un movimento di opinione che abbia la forza di indurre tutte le istituzioni coinvolte a tornare sui loro passi.
L’iniziativa, moderata dall’ex direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini era stata promossa dagli agostiniani e si è svolta nello stupendo monumento realizzato dal Brunelleschi alla presenza di oltre 200 persone. Con loro padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito, da cui è partita l’intenzione di occupare ’pacificamente’ per un giorno i locali dell’ex distretto per consentire a tutti di ammirare il chiostro dell’Ammannati, il grande Cenacolo, la Cappella Corsini. Con loro l’avvocato Renzo Calvani e l’ex soprintendente Paola Grifoni, oltre a una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali di opposizione. E padre Pagano ha trovato un alleato nel presidente della Regione Eugenio Giani che, presente all’incontro, ha annunciato un suo imminente passo ufficiale con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, affinché intervengano per bloccare il progetto.
Negli interventi è stata sottolineata la mancanza di trasparenza di un’operazione avviata nel 2014 con la firma del protocollo d’intesa firmato dall’allora vice sindaco Dario Nardella per il Comune e dal Ministero della Difesa sulla trasformazione delle caserme che le Forze Armate avevano deciso di abbandonare. In questo contesto il Comune cambiò la destinazione d’uso dei locali dell’ex distretto a favore di privati, indisse con un bando pubblico, ma non pubblicizzato una gara per farne una Rsa; gara poi vinta dalla società Fastpol, unica concorrente, con sede in via de’ Serragli. Agli Agostiniani e ai residenti risponde il vicesindaco Alessia Bettini: “Spiace – afferma Bettini – che si fomenti una polemica contro il Comune. Da parte nostra ribadiamo la volontà di collaborare, nel rispetto dei ruoli, con i soggetti coinvolti ma non accettiamo accuse di operare di nascosto. Il nostro operato amministrativo è negli atti e sotto gli occhi di tutti”. Replica che non convince per nulla i 200 convenuti nella Basilica. L’Oltrarno adesso è pronto per fare le barricate.