Dopo lo stadio, il Soprintendente Andrea Pessina a tutto campo su tramvia (e pali a Santa Maria Novella), spazi all’aperto e degrado a Santo Spirito
I pali della tramvia? “Pur provando ribrezzo non ho potuto farli togliere”. E sulla linea 3.2 che collegherà piazza della Libertà con Bagno a Ripoli dice di non aver mai ricevuto da Palazzo Vecchio il progetto definitivo del Comune scatenando a strettissimo giro di posta e in un colpo solo la reazione del sindaco Dario Nardella che per il momento sceglie la strada di minimizzare (“Stiamo facendo l’iter in conferenza servizi, non vedo la notizia”) e quella delle minoranze pronte a dare battaglia già dal prossimo consiglio comunale.
Se non è stato uno tzunami l’incontro di lunedì pomeriggio con Andrea Pessina, intervistato dal direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini all’Educandato del Poggio Imperiale per 20/24 Firenze Lab di Paolo Marcheschi, poco ci manca. E dopo la parte riservata allo stadio il Soprintendente alle Belle Arti ci aggiunge anche i dehors in Piazza della Repubblica e pure la situazione di degrado davanti alla chiesa di Santo Spirito ormai perennemente occupata da movida molesta e venditori abusivi.
“Le autorizzazioni per quei pali – ha spiegato Pessina – sono state concesse prima del mio arrivo a Firenze. E’ un capitolo doloroso, ma non ho potuto fare nulla. Il motivo per cui non ho potuto farli togliere sta nel fatto che le vetture, comprate da tempo e con una spesa di molti milioni di euro, non vanno a batteria e dunque hanno bisogno dei pali. E poi vale il principio di continuità dell’amministrazione. Non è che il soprintendente una mattina si sveglia e decide di levarli perché non gli piacciono. Le nuove vetture per la linea 3.2 vanno in parte a batteria e possono viaggiare anche sulle linee già costruite. Così quando quelle vecchie attuali verranno messe in disarmo ci saranno le condizioni per togliere quei benedetti pali”.
Di qui al progetto definitivo della 3.2 il passo è fin troppo breve e anche le polemiche: “Finora – continua – abbiamo visto sei/sette progetti. Stiamo aspettando che il Comune ci dica quali sono le sue scelte”. Nonostante le date dei lavori siano state già fissate e il progetto definitivo pubblicato sulle reti civiche dei comuni di Firenze e Bagno a Ripoli.
Il capitolo dehors è pure più pesante anche se qui Pessina, giocando in difesa, ha di nuovo parlato di decisioni assunte prima del suo arrivo. Ma ha usato toni durissimi: “Sono catafalchi – ha sottolineato – che coprono la bellezza dei locali, quasi un abusivismo edilizio. Piazza della Repubblica è una vergogna. Quei dehors fanno di Firenze un esempio negativo per tutta Italia. Mi impegnerò affinché vengano smontati o almeno alleggeriti”. E qui una prima buona notizia già c’è perché la nuova proprietà dello storico Caffè Le Giubbe Rosse, gli Scudieri, ha detto chiaramente di voler togliere il proprio dehors già dal prossimo aprile.
Infine Santo Spirito: “I frati Agostiniani –conclude – verranno presto a propormi una soluzione. Immagino mi parleranno di una cancellata: il sagrato della basilica è molto ampio, è un progetto molto complesso. Valuterò”. Tzunami magari no, ma il “ciclone” Pessina si è fatto davvero sentire.