Partenza domani 18 novembre con Etoile-Star, dittico danzato con Teri Weikel e Stefano Vercelli. Poi martedì 21 il trittico di sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne
È affidata alla drammaturga, attrice e regista Rita Frongia, con uno doppio spettacolo che affianca due tra le sue produzioni più recenti, e a una serata evento in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’inaugurazione della stagione danza 2023/2024 al Teatro Cantiere Florida (via Pisana 111R, Firenze), curata da compagnia Versiliadanza sotto la guida di Angela Torriani Evangelisti. Fino ad aprile otto i lavori in cartellone, oltre a un progetto speciale.
Partenza sabato 18 novembre ore 21.00 con “Étoile – Star”, dittico danzato che vedrà Rita Frongia, da anni legata in un percorso di collaborazione all’artista premio Ubu Claudio Morganti, dirigere due interpreti dalla lunga ed eclettica esperienza, cucendo sui loro corpi altrettanti atti unici: la statunitense Teri Weikel, coreografa, danzatrice e insegnante di Metodo Feldenkreis, e l’attore Stefano Vercelli, formato in seno all’Odin Teatret di Eugenio Barba, condividendo col pubblico un’indagine sul proprio io interiore più autentico, non tralasciando nessuno dei propri fantasmi. A seguire, martedì 21 novembre ore 21.00 nell’ambito della rassegna “Effetto donna – Dialoghi taciuti”, dedicata alla sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, andranno in scena con ingresso gratuito tre contenuti artistici: “SoloxDonna” della Compagnia Danza Estemporada, “Pezzi Fragili” della Compagnia Naturalis Labor e l’esibizione dell’Art Music Academy di Sesto Fiorentino per le coreografie di Claudia Nuzzaci (www.teatroflorida.it).
“Étoile – Star” fa dei corpi – quelli non più giovani di Teri Weikel e Stefano Vercelli – il punto focale di un’affermazione politica. Dopo una lunga vita sulla scena, quando l’equilibrio del danzatore si fa precario e le ossa sporgono come rami in cerca di luce e non ci sono più virtù e giovinezza da esibire, si va all’osso appunto, si indaga il piccolo, il sottile, l’inenarrabile, si evocano i fantasmi di una vita e si desidera danzare come mai si sarebbe immaginato. Un corpo anziano che si denuda, étoile decadute ma pur sempre stella pronta a farsi supernova, abbagliando i cieli per un ultimo volo che è in realtà una caduta, fine e vertice di un percorso, per opporsi alla mercificazione dell’umano, nel non farsi mai discorso rimanendo canto.
La rassegna “Effetto donna – Dialoghi taciuti” nasce a fronte di un’emergenza sociale quale quella della violenza sulle donne e realizza ogni anno spettacoli in spazi teatrali, lezioni-spettacolo nelle scuole e incontri per favorire una maggiore sensibilizzazione. “SoloxDonna”, partendo dall’obiettivo 5 dell’agenda 2030 ossia “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”, si focalizza sull’eccellenza femminile, raccontando storie di donne avanguardiste per recuperarne la memoria per costruire un futuro fatto di valore e dignità; “Pezzi Fragili” è un lavoro d’istinto: due persone si trovano vicine in una condivisione profonda, due sconosciuti che si rendono conto quanto uno sia importante per l’altra; “Cosa indossavo” si sviluppa dalla poesia di Mary Simmerling dal titolo “What Were You Wearing?” (in italiano Cosa indossavi?) in cui l’autrice descriveva l’esperienza di stupro da lei vissuta nell’estate del 1987.