Soddisfazione per la stretta sui minimarket, ma secondo l’organismo di coordinamento dei residenti del centro storico ci vuole un piano complessivo di contrasto che parta dalle norme da troppo tempo ignorate
Soddisfatti sì per la stretta sui minimarket con sanzioni e chiusure, ma sulla malamovida e la sicurezza ribadiscono la necessità di un piano complessivo di contrasto che parta proprio dalla chiarificazione, dalla diffusione e attuazione di norme da troppo tempo ignorate. Quanto all’alcol, il Comune dovrebbe organizzare una grande campagna sanitaria e culturale che, puntando su personaggi cari ai nostri ragazzi, sia in grado di aprire un varco nel muro della sottovalutazione e dell’indifferenza con il coinvolgimento diretto dei ragazzi stessi.
Il Coordinamento dei comitati del centro di Firenze ha incontrato l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese e il comandante della Municipale Giacomo Tinella nell’ambito del confronto avviato dopo la lettera di protesta per il provvedimento varato dalla giunta sulla sicurezza che a giudizio dell’organismo ha del tutto ignorato appunto il problema mala movida. “La malamovida – spiegano i portavoce Paolo Ermini e Alessandro Villoresi – non è solo un problema di rumori e decoro, come riconosce il patto per Firenze firmato da prefettura e Comune nel 2019. Questo è quanto noi abbiamo ribadito preliminarmente all’assessora e al comandante della Municipale Tinella che era al suo fianco. E’ un problema di rispetto delle regole che il Comune stesso si è dato e vanno osservate con il Patto per Firenze Sicura e con il Regolamento di Polizia municipale. Documenti che prevedono entrambi il rispetto del diritto alla quiete notturna, con indicazioni precise sugli orari in cui ci deve essere rispetto del silenzio e limiti precisi alla vendita e al consumo all’aperto di alcol. All’assessore abbiamo chiesto se l’amministrazione ha finalmente maturato l’intenzione di farle rispettare”.
Dal canto suo Albanese ha promesso “tolleranza zero”, confermata anche dalla recente chiusura di tre minimarket che vendevano alcolici dopo le 21 in centro, e un impegno costante e crescente con pattuglie per interventi sistematici, anche in borghese, atti a fronteggiare via via tutte le situazioni segnalate anche con sopralluoghi che farà personalmente. Il Comitato fornirà all’assessore indicazioni precise su situazioni di grave disagio, ma ha sottolineato chiedendo ad Albanese di tenerne conto “che tra i cittadini non è stata minimamente scalfita la sensazione di essere abbandonati a se stessi”.