Brillante operazione condotta dai militari del Nucleo di tutela del patrimonio culturale. Tre persone denunciate per furto e ricettazione
Centotrentasette beni d’arte rubati agli eredi di un noto collezionista e antiquario fiorentino e restituiti ai legittimi proprietari, tra cui una serie di piatti e vasi in maiolica, per un valore che potrebbe aggirarsi tra i 500mila e il milione di euro. E’ il brillante risultato di un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale guidati dal Capitano Claudio Mauti. Tre persone sono state denunciate per furto e ricettazione, tutte residenti a Firenze. I militari tenderebbero a escludere la possibilità che il trafugamento delle opere sia stato commissionato.
Le indagini sono state avviate dagli agenti in seguito a una denuncia presentata nello scorso maggio scorso. In quella circostanza gli eredi dell’antiquario si erano accorti che erano scomparsi 36 piatti in maiolica custoditi in un appartamento, riposti numerati e fotografati in alcune scatole. Si trattava per la maggior parte di piatti policromi in maiolica raccolti e selezionati dal collezionista, datati tra il XVI e il XVIII secolo, raffiguranti scene mitologiche, religiose o stemmi, di manifattura Castelli, Urbino Savona, Faenza, Montelupo e Siena. La particolarità emersa subito agli occhi degli investigatori era che i malfattori avevano trafugato i piatti di maggior pregio, cancellando dalle scatole che li contenevano il numero corrispondente al bene sottratto.
Gli accertamenti eseguiti in seguito hanno consentito ai militari del Nucleo di tutela del patrimonio culturale di individuare uno dei canali che i responsabili avevano utilizzato per “piazzare” la refurtiva, permettendo così il recupero non solo dei beni denunciati, ma anche di altre 101 maioliche tra piatti, albarelli, vasi e altri beni del cui ammanco gli eredi non si erano accorti. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica fiorentina che, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto la restituzione della refurtiva ai legittimi proprietari. La posizione delle tre persone, denunciate per furto e ricettazione, è ancora al vaglio della magistratura.