Alla Pergola due spettacoli da non perdere con l’attore bolognese che porta in scena il capolavoro di Italo Svevo e dall’altra parte l’illusione onirica di un passato amoroso nel segno del grande regista francese
Doppio appuntamento da non perdere alla Pergola con due spettacoli capaci di catalizzare l’interesse degli spettatori: la Coscienza di Zeno e Effetto Truffaut. Capolavoro della letteratura italiana, La coscienza di Zeno di Italo Svevo è stata sempre interpretata da grandi attori, come Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Oreste Lionello che fu anche protagonista dello sceneggiato Rai e, nella successiva edizione televisiva, Johnny Dorelli. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, dal 14 al 19 novembre al teatro fiorentino (martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 21; giovedì ore 19; domenica ore 16), Zeno Cosini ha il volto di Alessandro Haber.
All’attore bolognese, dal carisma potente e dall’istinto scenico assolutamente personale, è affidato il compito di coniugare la profondità e l’ironia surreale del protagonista, tratteggiandone la complessità e la fragilità, il senso d’inadeguatezza e i successi, l’autoassoluzione e i sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo portano sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico. Aspetti che si rispecchiano nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio così attuale e teatrale nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono. Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo in questo modo quasi tangibile il dialogo che ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita.
Oltre a Haber, in scena ci sono Alberto Onofrietti (che interpreta Zeno giovane), Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo in quella che è una compagnia finemente orchestrata. Con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche.
Effetto Truffaut, nel Saloncino ‘Paolo Poli’ dal 14 al 16 novembre (martedì, mercoledì ore 18; giovedì, ore 21:30), si svolge invece nell’arco di una notte. In un appartamento pieno di disordine una donna, interpretata da Nicoletta Della Corte, si è isolata dal mondo, e ricostruisce il puzzle della sua vicenda sentimentale con Michele Piergiorgi. Dall’iniziale attrazione travolgente alla sfera della virtualità, in un gioco di seduzione, ambiguità, erotismo, provocazioni e malintesi, che ha lasciato la donna sospesa tra il ricordo della loro passione e la promessa di potersi rivedere. È sola la protagonista di Effetto Truffaut, scritto dalla stessa Della Corte e da Valerio Ruiz che lo dirige.
Eppure, François Truffaut è con lei, vive nella sua immaginazione, in un sogno ad occhi aperti. Le sue parole e la sua figura risuonano soltanto nel cuore della donna, creando l’illusione che il regista francese sia una presenza vera e propria. Da una parte si rivolge direttamente a François Truffaut in un dialogo immaginario, dall’altra rivive scene del suo recente passato d’amore. Scene dall’atmosfera cinematografica, che sembrano scaturire dal copione di un film che la donna sta offrendo al suo amato regista francese, e che a loro volta sembrano ispirate al cinema di Truffaut, come La signora della porta accanto, Jules e Jim e Adele H. La musica del pianoforte di Alessandro Gwis è un elemento narrativo centrale e caratterizzante lo spettacolo.
Tutte le foto de La Coscienza di Zeno con Alessandro Haber sono di Simone di Luca