Domani la prima riunione del Cosp che potrebbe mettere a punto le novità in vista di un ritorno della Toscana dalla zona rossa a quella arancione
Domattina andrà in scena la prima riunione del Cosp (Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico) e in quella occasione verranno messe a punto quelle che potrebbero essere le novità rispetto a una diversa colorazione della Toscana che dalla zona rossa potrebbe far ritorno a quella arancione. Lo ha annunciato il nuovo prefetto di Firenze Alessandra Guidi nella prima conferenza stampa, tenutasi in videocollegamento, dopo l’insediamento ufficiale avvenuto ieri a palazzo Medici Riccardi. Guidi ha preso il posto di Laura Lega nominata Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del Ministero dell’Interno.
Il riferimento è parso di capire è a Santo Spirito e alla possibilità che un allentamento delle misure di contenimento del Covid possa far tornare nella piazza gli ammassamenti da mala movida. “Focalizzeremo – ha aggiunto – l’attenzione sul rischio di assembramenti nelle zone più sensibili fra cui anche quella parte della città. Occorre coniugare l’esigenza del rispetto delle regole con quella di non comprimere più di tanto quelle che sono le esigenze degli operatori commercial. Non so se ci sarà bisogno in anticipo di introdurre misure deflattive in via preventiva al rischio di assembramenti. Io confido nel senso di responsabilità dei cittadini del territorio, confido che al di à delle regole ci sia un’assunzione di responsabilità, che è quella che consentirà di tornare in zona gialla il prima possibile”.
Guidi, che viene dall’esperienza di oltre quattro anni come vicecapo del Dipartimento di Ps, ha tenuto a ribadire di voler profondere il massimo impegno per portare alla normalità un territorio che come quasi tutti in Italia si trova in oggettiva, straordinaria difficoltà votato com’è al turismo, all’arte, alla cultura. Insomma per usare le parole del nuovo prefetto si dovrà lavorare “avendo la capacità di avere una visione un po’ strabica”, essendo “capaci di guardare al presente per traghettare il territorio a una condizione di normalità”. Però “il traghettamento dovrà” avvenire in sicurezza”.
E il tema della sicurezza, dei reati predatori, delle infiltrazioni della criminalità organizzata sono ben presenti al prefetto. Col ritorno alla normalità, secondo Guidi, questi rischi “potrebbero essere amplificati: le condizioni di stress socio-economico, infatti, potrebbero rendere ingravescenti condizioni di fisiologica patologia. Su questo dobbiamo essere in grado di mettere in atto un impegno in grado di preconizzare le misure necessarie affinché la ripartenza avvenga in sicurezza”. Sicurezza di cui andrà aumentata la percezione da parte dei cittadini, anche implementando la rete di videosorveglianza cittadina e privata. Si cercherà poi d’intervenire non soltanto con la collaborazione delle istituzioni, ma anche con il coinvolgimento dei corpi intermedi, delle associazioni, del volontariato, che in Toscana è fortemente votato alla solidarietà. Fondamentale sarà la collaborazione fra le forze di polizia e con le polizie locali, una sinergia essenziale per il controllo del territorio e la prevenzione. “L’azione coordinata di tutte queste forze – ha concluso – è essenziale, ma ancora di più è fondamentale una loro presenza visibile e fattiva sul territorio, per dare una sensazione di sicurezza e di presenza dello Stato alla cittadinanza e diminuire quell’insicurezza percepita che molti lamentano”.