L’aumento dei contagi fra i giovani ha spinto la comunità a scrivere a palazzo Vecchio. Intanto per il week end resta in vigore il divieto di stazionamento nell’area di Sant’Ambrogio ma niente di specifico per Santo Spirito
Resta alta l’attenzione di Palazzo Vecchio contro gli assembramenti in vista poi dell’imminente week end e a seguito anche delle precisazioni contenute nel Dpcm firmato da Mario Draghi in vigore da sabato 6 marzo che consente alle enoteche di tenere aperto fino alle 22 con la possibilità di vendere alcolici e superalcolici. E così il sindaco Dario Nardella per prevenire il ripetersi di situazioni come quelle accadute in piazza Tasso oppure in Sant’Ambrogio ha mantenuto in vigore l’ordinanza firmata lo scorso 4 febbraio che dispone il divieto di stazionamento proprio nell’area di Sant’Ambrogio nei giorni di venerdì e sabato dalle 18 alle 22. Ma niente su Santo Spirito.
La zona interessata è quella compresa nel perimetro delimitato da piazza Beccaria (esclusa), Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, viale della Giovine Italia (escluso) dove è disposta la limitazione dell’accesso nelle vie, piazze ed altri spazi pubblici o accessibili al pubblico. In particolare viene disposto in questo perimetro il divieto di stazionamento per le persone, salva l’attesa in coda per poter accedere agli esercizi pubblici ed agli esercizi commerciali legittimamente aperti, nel rispetto delle distanze minime interpersonali. E’ garantita la possibilità di attraversamento dell’area solo per accedere agli esercizi pubblici ed agli esercizi commerciali legittimamente aperti ed alle abitazioni private compresi nell’area, oltre che per il deflusso dall’area. La violazione dei divieti è punita con una sanzione da 400 a 1.000 euro.
“Rinnoviamo l’appello ad evitare assembramenti e ricordiamo che il consumo in luoghi pubblici è vietato a partire dalle 18 di ogni giorno – aggiunge l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese -. I controlli della Polizia municipale saranno potenziati insieme a quelli delle altre forze dell’ordine in tutte le aree più a rischio, oltre alla zona di Sant’Ambrogio su cui vale il divieto di stazionamento stabilito dalla nostra ordinanza”.
Intanto la comunità agostiniana lancia un appello al sindaco Nardella dopo l’aumento dei contagi tra i giovani e i continui assembramenti che si vedono in ogni angolo della città all’ora dell’aperitivo. “Tra i ragazzi – scrivono gli Agostiniani – stanno aumentando i tentati sucidi ed i fenomeni di autolesionismo, si manifestano problemi di tipo psicologico, è aumentato l’utilizzo di bevande alcoliche, ecc. Questo quadro non ci stupisce. Da mesi, infatti, assistiamo quotidianamente a scende di degrado sul nostro Sagrato e sulla Piazza: ragazzi assembrati senza mascherine e distanziamenti, alcool a fiumi, fumo, giovani spacciatori che vendono a giovani consumatori. Abbiamo più volte denunciato alle autorità cittadine questi fenomeni, sollevando anche la necessità di far intervenire ad esempio gli assistenti sociali. E sull’argomento abbiamo un continuo e costante contatto con il vice sindaco Alessia Bettini, l’assessore Benedetta Albanese ed il consigliere Alessandra Innocenti. Condividiamo perciò in pieno la riflessione del sindaco e continueremo, nel nostro piccolo, con la nostra azione sui fenomeni che ci circondano. Ciò che dispiace constatare è che si continua a dare la responsabilità alla scuola dei contagi tra gli adolescenti senza allargare il raggio a ciò che accade fuori dalla scuola. Ed allora al sindaco di Firenze chiediamo: caro Dario, non sarebbe meglio una azione di prevenzione anziché la tolleranza? Noi ci siamo!”.