L’azienda, dopo la sentenza del Tribunale del Lavoro, non si sottrarrà al confronto con i sindacati che potrebbe partire già da oggi, ma conferma la decisione di chiudere lo stabilimento di Campi Bisenzio
La Gkn impugnerà il decreto del giudice del lavoro che ieri l’ha condannata alla revoca dei 422 licenziamenti per comportamento antisindacale (“Comportamento antisindacale”. Il giudice ordina a Gkn di revocare i licenziamenti – La Martinella di Firenze). In una nota l’azienda di proprietà del fondo internazionale di investimento Melrose, il cui titolo è subito crollato in Borsa dopo l’annuncio della decisione del Tribunale del lavoro di Firenze, prende atto di quanto stabilito ma pur non condividendo la ricostruzione e le conclusioni del decreto, rileva come “la decisione di chiusura non sia stata intaccata né censurata, proseguendo lo stato di liquidazione in atto, e che il confronto sindacale potrà avvenire nell’ambito delle procedure legali da questi invocate in giudizio sulle quali il Tribunale di Firenze si è pronunciato”.
Partendo da questa ultima considerazione già da oggi i sindacati sono convocati. “In questa fase – prosegue la nota -, eventuali altri tavoli, ancorché istituzionali, saranno affrontati tenendo conto dei vincoli normativi e delle statuizioni del Giudice del Lavoro. Fermo restando quanto sopra, GKN Driveline Firenze rimane convinta della correttezza del proprio operato e non si sottrarrà al confronto con le parti sociali, avendo comunque dato mandato ai propri legali di presentare impugnazione”. Ieri L’azienda ha partecipato in video conferenza al tavolo convocato nel pomeriggio al Mise col suo staff legale guidato dal Prof. Francesco Rotondi e da Alessandro Paone dello Studio Legale LABLAW “al solo scopo di informare i sindacati e le Istituzioni del contenuto del decreto e della volontà aziendale di darvi esecuzione immediatamente”.
Intanto continuano ad arrivare le reazioni dal mondo politico e dalle associazioni. Il Governatore toscano Eugenio Giani, intervenuto personalmente al tavolo Mise, chiede che Melrose riapra subito lo stabilimento perché con lo stabilimento aperto e in grado di far fronte alle commesse, perché questa non è un’azienda in crisi di produzione, c’è la possibilità di aprire un tavolo di relazioni sindacali e sociali in grado comporre le diverse posizioni”. Per Jacopo Melio, consigliere regionale Pd, “Oggi, alle operaie e agli operai della GKN non è stato fatto alcun regalo. Hanno semplicemente visto la loro dignità calpestata finalmente risollevarsi, per diritto e non per concessione, come sempre dovrebbe essere. Per questo serve un decreto antidelocalizzazioni, e serve subito, affinché non si ripeti più uno scempio simile”. Grande soddisfazione infine è stata espressa dal presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Sorani che sottolinea come il lavoro sia “un diritto fondamentale della nostra società che non può mai essere leso e sottratto senza giusta causa. Il rispetto delle persone deve essere centrale in ogni azienda”.