Lui: “Falsità strumentali, faccio un passo indietro”. Del Re (Firenze DEmocratica: “Dimissioni inevitabili ma tardive”: Bundu-Palagi (SPC): “Fuori dalle regole politiche il doppio ruolo”
“Un passo indietro per dedicarsi sempre di più alla presidenza di Toscana Energia“. Fabio Giorgetti motiva così il suo addio al Consiglio Comunale dopo quattro mesi e oltre di silenzio nel corso dei quali sono volati pareri legali tra maggioranza e opposizioni per aver assunto dal 19 settembre scorso la guida di una partecipata che distribuisce gas naturale, stando al contempo seduto sullo scranno Pd nel Salone de’ Dugento con una palese incompatibilità dei due ruoli. E il suo addio non è proprio indolore perché Giorgetti si è comunque voluto togliere diversi sassolini dalle scarpe confezionando una nota tanto asciutta quanto tagliente: «Lo spirito di servizio per la mia comunità – dice – mi ha portato a decidere non potendo accettare che la strumentalizzazione politica e la falsità di cui sono stato oggetto negli ultimi mesi possano anche solo minimamente danneggiare l’immagine o l’azione politica dell’amministrazione Funaro. È stata una decisione presa a malincuore ma il mio interesse prioritario sono i cittadini, voglio continuare a lavorare per loro nel ruolo di presidente di Toscana Energia».
Il sindaco Funaro ringrazia Giorgetti per il lavoro svolto assieme in questi anni a servizio di Firenze: “Il suo è un gesto che denota responsabilità istituzionale. Continueremo a lavorare assieme, da presidente di Toscana Energia resta per noi un interlocutore fondamentale con cui collaboreremo, sempre con attenzione altissima”. Al suo posto torna nel Salone de’ Dugento Patrizia Bonanni, prima dei non eletti, mentre l’ex sindaco e ora parlamentare europeo Pd Dario Nardella sottolinea il “senso di responsabilità e istituzionale dimostrato lasciando l’incarico al Consiglio comunale per poter svolgere pienamente e senza alcun conflitto il ruolo di presidente di Toscana Energia. Facendo così si è giustamente sottratto alle strumentalizzazioni e polemiche sterili di pezzi dell’opposizione ormai senza più argomenti per attaccare l’amministrazione Funaro”. Ringraziamenti per il lavoro svolto arrivano naturalmente dal Gruppo Pd anche se la nota è alquanto stringata, probabilmente per il tempo trascorso prima di gettare la spugna che ha finito per mettere in imbarazzo il partito di maggioranza. «Accogliamo la scelta di rassegnare le dimissioni e con l’occasione tutto il gruppo Pd vuole ringraziare Giorgetti per impegno e dedizione dimostrate in oltre due consiliature».
Di “dimissioni inevitabili ma tardive” parla invece Cecilia Del Re di Firenze Democratica che in conferenza capigruppo aveva presentato una delibera di contestazione che avrebbe potuto avere effetti dirompenti se portata in Consiglio. “Dopo mesi di grave imbarazzo – continua – per i consiglieri della maggioranza non solo per la incompatibilità conclamata anche dal parere del segretario generale, ma soprattutto per la palese inopportunità politica del doppio incarico». Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC) infine salutano con sollievo le dimissioni di Giorgetti. “Il tema – dicono all’unisono – per noi è sempre stato prima di tutto politico: il doppio ruolo, da quando ha accettato il ruolo di Presidente di Toscana Energia, ci sembrava fuori dalle regole non scritte della grammatica politica. Ci dispiace che la Sindaca e gli altri soci pubblici non si siano voluti esporre sul tema, favorendo in queste settimane uno slittamento del confronto sul piano amministrativo, arrivando a pareri legali e delibere. Non abbiamo mai nascosto il nostro giudizio sull’inopportunità, anche con ironia, evitando in ogni modo aspetti personali.