Intanto nei viali XI Agosto ed Etruria è stata posta una segnaletica aggiuntiva per evidenziare il limite di velocità. “Il 97% dei veicoli che transitano lì comunque rispetta le norme del codice della strada”
“A Firenze dal 2014 ad oggi abbiamo avuto oltre 20mila feriti e 97 morti in incidenti stradali. Siamo quindi fortemente impegnati nell’opera di messa in sicurezza della viabilità, le attività di prevenzione e formazione per ridurre questi numeri. Anche gli apparecchi misuratori di velocità rientrano in questo tipo di interventi perché, i dati lo dimostrano, nelle strade dove ci sono questi apparecchi si registra una riduzione del 60% degli incidenti gravi o mortali”.
Sceglie di rispondere con dati e cifre alla mano l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti dopo le pesanti polemiche su multe e “velocar” rilanciate anche in una conferenza stampa sabato scorso da Matteo Renzi (Italia Viva) che, al di là del tema strettamente legato a velocità rilevate e sanzioni, è sembrata più un attacco diretto e strumentale verso il sindaco Dario Nardella (e anche allo stesso Giorgetti) probabilmente più per le vicende nazionali legate alle segreteria Pd che per un puro “amore” verso gli automobilisti a suo dire vessati dalle multe.
“Capisco che dal punto di vista comunicativo sia più appetibile la polemica del 3% che viene sanzionato – ribadisce l’assessore –, ma non possiamo ignorare la stragrande maggioranza, il 97%, che rispetta le norme e il Codice della Strada. Noi vogliamo valorizzare questi cittadini che, attenendosi le norme danno il loro contributo alla sicurezza sperando che anche il 3% che invece supera il limite faccia maggiore attenzione. A settembre in viale Etruria abbiamo avuto una media di circa 23.000 passaggi al giorno e nel 97% dei casi il veicolo rispettava il limite, soltanto nel 3% dei transiti complessivi è scattata la sanzione. Una percentuale simile si registra in viale XI Agosto, dove, a fronte di circa 11.200 passaggi al giorno nel mese di settembre si è registrata una percentuale di veicoli che hanno rispettato il limite superiore al 96%. Evidentemente rispettare il limite non solo è possibile ma per la stragrande maggioranza dei conducenti è normale”.
I dispositivi in funzione oggi sono nelle postazioni storiche, l’unica novità è che in quattro di queste i vecchi apparecchi sono stati sostituiti da nuovi strumenti più moderni e performanti (velocar) che consentono di rilevare i superamenti dei limiti dei veicoli in transito affiancati fino a tre corsie per senso di marcia (quelli precedenti invece rilevavano il passaggio di un solo veicolo). Giorgetti evidenzia come la stragrande maggioranza dei veicoli che transitano di fronte ai nuovi velocar rispetti il limite. Anche per questo, pur essendo la segnaletica a norma e realizzata secondo le autorizzazioni della Prefettura, è stato deciso di incrementare la visibilità del limite di velocità con segnaletica aggiuntiva sia orizzontale che verticale. I primi interventi sono stati eseguiti in viale XI Agosto con la posa di rallentatori ottici e pittogrammi con la velocità massima consentita, e nei prossimi giorni sarà la volta di viale Etruria.
Quanto alla tolleranza l’assessore ricorda che è il regolamento applicativo del Codice della Strada che indica una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 chilometri. Quindi chi viene sanzionato a 51 km/h in realtà viaggiava ad una velocità rilevata di 56 km/h. E aggiunge che, per evitare incomprensioni, “abbiamo comunque chiesto al comandante della Polizia Municipale di rendere, sul verbale di accertamento, più evidente la velocità rilevata dall’apparecchio, la tolleranza prevista dal Codice della Strada e la misura sulla cui base viene elevata la sanzione”. Infine gli incassi dalle sanzioni. Giorgetti ribadisce che il Comune di Firenze utilizza la quota stabilita in interventi legati alla sicurezza stradale: dal rifacimento delle strade e della segnaletica, agli interventi sui semafori, alle attività di formazione, all’acquisto di dotazioni per la Polizia Municipale. “Dove vanno a finire i soldi è chiaro, tutto il resto rientra nella polemica strumentale se non nelle accuse gratuite”.