L’invito al Governo del Presidente del Consiglio Regionale che poi sollecita Roma a sospendere o ridurre drasticamente la concessione demaniale. A dicembre Giorno del Ricordo per le vittime del Coronavirus e a La Russa dice: “Il 25 aprile non può essere annacquato in nessun modo”
Riaprire gli stabilimenti balneari e dare l’opportunità ai bagnanti di poter frequentare anche le spiagge libere, dove ci si potrebbe accomodare facilmente alla distanza di sicurezza. E’ l’invito rivolto al Governo, impegnato nella cosiddetta “fase 2” dell’emergenza Coronavirus di cui a fine settimana si dovrebbero avere le indicazioni definitive, dal presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani nella consueta diretta settimanale su Facebook.
In verità già da alcuni giorni sui propri profili social Giani sta spingendo furiosamente in questa direzione, fortemente preoccupato del contraccolpo definitivo che potrebbe avere sull’industria turistica toscana un perdurare delle restrizioni, soprattutto con la stagione delle vacanze ormai alle porte.
“Tanti non affrontano questo argomento – attacca il Presidente -, io invece lo voglio fare perché i nostri operatori turistici sia della balneazione che dell’interno lo meritano. Non possiamo farli pensare che per loro non c’è prospettiva. E rispetto a questo, ho preso una posizione forte. Si parla di riapertura solo dove ci sono gli stabilimenti. Bene gli stabilimenti: i nostri esercenti stanno facendo le prove per mettere a distanza gli ombrelloni e siccome ciò significa che potranno prendere meno bagnanti rispetto a prima da un punto di vista della concessione demaniale, lo Stato si adegui: o la sospenda o la riduca drasticamente. In secondo luogo si rinnovino le concessioni, si dia l’opportunità di pensare agli investimenti da fare”.
Giani poi non vuol sentir parlare di vietare le spiagge libere come da qualche parte si è paventato. “E’ proprio con le spiagge libere – aggiunge – che le persone quest’anno potranno andare al mare con le opportune distanze. Le nostre spiagge toccano 5 delle 10 province della Toscana, quindi che vi si possa andare diffondendo sul territorio la presenza. Le persone poi provino a cogliere l’opportunità di ambienti magari più isolati che sono in grado di offrire vacanze bellissime. Penso alle passeggiate in montagna sull’Amiata, Sulle Apuane o sugli Appennini dove la presenza umana si rarefà. Andiamo nei bellissimi paesi dell’entroterra dove il turismo non è mai arrivato ma sono in grado di sbalordire. Insomma un turismo intelligente, fatto di luoghi incontaminati e bellissimi. A questo turismo diciamo sì. Andiamo a riaprire le spiagge e andiamo nei luoghi della Toscana interna. Sì al turismo come ripresa”.
Giani conclude annunciando l’intenzione di istituire a dicembre il Giorno del Ricordo per le vittime dell’epidemia di Coronavirus, rispondendo in questo a una polemica generata dal senatore Ignazio La Russa (FdI) che aveva proposto di accumunare il 25 Aprile alla giornata del ricordo dei caduti di tutte le guerre e dei morti causati dal Covid-19. “La Festa della Liberazione – conclude gelido – non si tocca e non può essere annacquata in nessun modo”.