Ieri il battesimo del comitato per il candidato governatore del centrosinistra e la prima uscita fiorentina per l’ex sindaco di Cascina: a colpi di accetta. “Il mio vero sfidante è Salvini”. “Pensi solo alle tartine”
“Ceccardi, chi? Il mio vero sfidante è Matteo Salvini come lo era in Emilia: vorrei confrontarmi con lui”. Eugenio Giani, candidato governatore del centrosinistra alle regionali di settembre, lascia il consueto aplomb e va pesantemente all’attacco della “pasionaria di Cascina” nel primo confronto elettorale anche se a distanza. E lei, che si definisce “Davide contro Golia”, risponde per le rime: “Pensi solo alle tartine”.
L’occasione è data da una parte dal battesimo del comitato elettorale di Giani in via Gordigiani e dall’altra dalla prima uscita fiorentina da contender dell’europarlamentare del Carroccio: con vista Duomo ma arrivata con oltre un’ora di ritardo sulla tabella di marcia prevista facendo anche spazientire i supporter ritrovatisi per uno spritz elettorale davanti a un noto locale.
“Sì, Salvini lo invito a un confronto diretto – dice –, purché si parli della nostra Toscana che è un volano importante per l’economia del Paese, per l’export, la manifattura, il turismo, la cultura e anche la sanità che in questo periodo ha potuto marcare la distanza da altri sistemi regionali”. Tra le cose da fare subito, continua Giani, nominare un commissario per la semplificazione, contro la burocrazia. “Perché dopo il Covid i legacci che rischiano di fare annegare il sistema nella buriana stridono così forte da far diventare la battaglia alla burocrazia, una guerra di civiltà”.
Prima di tagliare il nastro al comitato pieno di gente, Giani in diretta Fecebook aveva incontrato il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini rilanciando l’asse fra le due regioni su ambiente e infrastrutture, sfruttando al meglio le possibilità che si aprono coi fondi europei, con un occhio alla scommessa delle Olimpiadi 2032. “La mia sarà una campagna elettorale impostata su cinque pilastri: la sanità pubblica, l’ambiente, le infrastrutture, la cultura e il lavoro prima di tutto“. Il programma è pronto e tra poco sarà sul sito www.eugeniogiani.it.
A qualche chilometro di distanza anche Ceccardi spara ad alzo zero. “Io – attacca – non ho mai corso per partecipare ma sempre per vincere. Giani dice di sì a tutti, non l’ho mai sentito prendere una posizione divisiva. Io sono divisiva perché dico come la penso, gli facciano anche pò di domande scomode a Giani. Gli chiedano cosa pensa delle questioni specifiche. Questa è la battaglia più difficile della mia storia politica, ma la faccio con tanto entusiasmo e comunque vada sarà un bellissimo viaggio in Toscana di 90 giorni. Voglio trasferire le buone pratiche dei Comuni amministrati dal centrodestra sulla politica regionale”.
C’è spazio per una battuta sull’aeroporto di Peretola: “I governi regionali di sinistra hanno perso 50 anni. I problemi ambientali vanno analizzati. Io parlo sempre con goli artgentini di Toscana Aeroporti ma voglio uno sviluppo integrato e sostenibile”. E sulla riqualificazione dello stadio Franchi: “La storia e il calcio devono andare d’accordo. Chi sta al Governo deve mettere la testa sul restyling dei vecchi stadi”.