La decisione di allentare la Zona a Traffico Limitato presa dal sindaco Dario Nardella per favorire la ripresa economica e rivitalizzare il centro storico svuotato dei turisti come era prevedibile sta suscitando un forte dibattito in città. Pubblichiamo l’intervento dell’assessore al commercio Federico Gianassi che spiega le motivazioni del provvedimento in vigore dalla fine di agosto per un mese eventualmente prorogabile fino a fine ottobre
di FEDERICO GIANASSI
Voglio essere chiaro: io sono un sostenitore della ZTL. Lo ero quando non avevo ruoli a Palazzo Vecchio, lo ero da assessore alla Polizia municipale. Lo sono oggi da assessore al commercio. Fece bene chi la introdusse. E penso che abbia fatto bene Dario Nardella qualche anno fa a potenziarla anche se la scelta comportò tante proteste e critiche. E però io condivido la scelta di alleggerirla nelle prossime settimane per un periodo limitato. E’ incoerente alleggerirla ora per alcune settimane e ritenerla però strategica nel medio e nel lungo periodo? Credo di no e provo a spiegare perché.
Dai primi di marzo viviamo una situazione che non ha precedenti. Prima il lockdown, poi la ripartenza condizionata dalla diffusione del virus. Un contesto che mette a dura prova il tessuto economico, lavorativo e sociale di Firenze che è città del mondo, dinamica, a forte vocazione culturale e internazionale. Il Centro storico nella sua rete diffusa di attività commerciali e artigianali soffre più degli altri quartieri. I primi ritorni dei turisti che abbiamo apprezzato non bastano per ora a mettere in sicurezza interi comparti economici e occupazionali estremamente importanti per la città.
Noi abbiamo fatto di tutto: rinviato 65 milioni di tributi locali e azzerato 15 milioni di tasse comunali: e vi assicuro che è stata un’impresa ardua vista il colpo subito anche dal bilancio comunale. Abbiamo fatto un regolamento eccezionale che consente fino a settembre incluso di aumentare l’occupazione del suolo con sedie e tavolini per aiutare la ripartenza in sicurezza. Avevamo deciso di soprassedere ad un alleggerimento della ZTL per misurare passo passo il livello della ripartenza. A qualche mese dal riavvio vediamo che in centro storico le attività economiche (e di conseguenza il lavoro) continuano a soffrire.
Il centro sta vivendo la più grande crisi economica da molti decenni a questa parte: secondo alcuni studi sono a rischio 4200 posti di lavoro e la perdita giornaliera complessiva è di 22 milioni di euro. Tanti ci hanno chiesto un segnale di vicinanza e incoraggiamento per favorire l’ingresso dei fiorentini (e non solo) in centro e per aiutare così la resistenza delle attività. Milioni di turisti non possono essere sostituiti dai fiorentini e i fiorentini da soli non possono compensare la perdita di fatturato cittadino che deriva anche dalla mancanza (o dalla ridotta presenza) di visitatori. Ma è pur vero che possono aiutare a contenere il danno.
E ogni azione di contenimento può aiutare a portare le imprese (e quindi l’occupazione e il lavoro) oltre la crisi. Nella difficile situazione attuale anche i tentativi meritano apertura e disponibilità che alla fine dipende dalle condizioni. Se però in linea generale condividiamo il valore della ZTL e al contempo, pensiamo che possa essere fatto un alleggerimento temporaneo richiesto da tanti che stanno soffrendo, l’attenzione si sposta sui contenuti del provvedimento.
Abbiamo pensato a un provvedimento di alleggerimento parziale nel tempo e nello spazio con anticipazione dell’orario di apertura alle 16 (dalle 20) di 2 staffe di ingresso e non delle altre. Con una compensazione di posti auto solo per i residenti nell’Oltrarno e in altre zone del centro per chi invece entra da fuori. Non sarà un bomba libera tutti ma un provvedimento con limiti precisi di accesso. Il tutto da fine agosto a fine settembre, prorogabile se del caso per un mese. La sfida, ovviamente, si sposta su chi ha visto nella ZTL il limite vero alla ripartenza ed è chiamato ora a sviluppare progetti imprenditoriali che rilanciano su qualità, attrattività, identità.
Non so se alla fine avremo avuto ragione. Io non vivo di certezze e beato chi ne ha, soprattutto adesso. Ma giro molto per la città, vedo e ascolto. E tante volte, troppe, ho incrociato in questi mesi preoccupazione, paura, incertezze, depressione. Provare a difendere in tutti modi e con tutte le forze il tessuto economico, sociale e lavorativo della città è la grande sfida di queste settimane e di questi mesi. Per questo a volte servono anche azioni eccezionali e temporanee. So bene che la ZTL, come le tramvie o lo stadio, divide. Ed è giusto così. Ed ogni tesi contraria, anche la più critica, aiuta ad assumere decisioni più ponderate. Ma non potrà mancare (e sono certo che non mancherà), soprattutto oggi, la consapevolezza in tutti quelli che amano Firenze che la sfida che si pone davanti è ancora tutta aperta e non sarà facile. Servono sforzi e impegni non comuni. E qualche volta anche scelte che possono non piacere a tutti ma che cercano di sostenere chi è in difficoltà.