“Giani venga in Consiglio a riferire”. Cominciano ad arrivare le prime reazioni politiche alla operazione dei Carabinieri e della Dda che ha portato stamani all’arresto di 23 persone e a iscrivere nel registro degli indagati il Capo di Gabinetto del presidente della Regione Eugenio Giani Ledo Gori, il dirigente della Direzione ambiente Edo Bernini, il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni e il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda (Indagato per corruzione il Capo di gabinetto della Regione | La Martinella di Firenze). “La maxi operazione di oggi dei carabinieri e della Dda di Firenze che ha portato all’arresto di 23 persone per più attività criminali riconducibili alla ‘Ndrangheta – attacca Irene Galletti, capogruppo M5S in Consiglio Regionale – denuncia tutta la debolezza della Regione e forse anche una sottovalutazione del fenomeno da parte di chi la governa se tra gli indagati compaiono perfino dirigenti di enti pubblici e politici toscani. Il prezioso ed encomiabile lavoro svolto dalle forze non basta da solo a sopperire all’immagine che viene restituita ai cittadini toscani: quella di una regione pervasa dalla criminalità organizzata, che si permette di articolare più attività criminose in varie province e in molteplici settori: dal traffico di droga, al controllo dei lavori stradali, fino allo smaltimento illecito di rifiuti nelle concerie”.
Per Galletti si tratta “un quadro preoccupante se consideriamo che tra gli indagati compaiono anche Gori, attuale capo di gabinetto del presidente Eugenio Giani e del suo predecessore, Enrico Rossi, e il dirigente della Direzione ambiente Edo Bernini, nonché la sindaca di Santa Croce, Giulia Deidda. Il presidente Eugenio Giani prenda atto che la situazione richiede che riferisca urgentemente in Consiglio regionale sui fatti. Auspico che lo faccia di sua iniziativa, anche se non mancherò di avviare subito una raccolta firme tra le forze politiche responsabili in Consiglio regionale per vincolarlo a questo compito”.