Galoppini e “pali” girano su e giù per le strade del rione e in qualche caso offrono un assaggio della loro “merce, i danneggiamenti sulle auto in sosta non si contano più. Gianfaldoni: “I residenti sono esasperati”
Galoppini o “pali” che girano su e giù per le vie del rione in attesa di vendere la dose a qualcuno, le panchine coperte dalle siepi nel viale Redi sotto le quali sempre più spesso vengono ritrovate siringhe usate. Non c’è pace per gli abitanti del rione San Jacopino che tornano a denunciare con forza la recrudescenza della microcriminalità e chiedono di nuovo che i controlli delle forze dell’ordine siano tangibili specialmente nel tardo pomeriggio. La notte poi, denunciano ancora, è l’ubriachezza molesta a farla da padrone.
“Stiamo assistendo ogni settimana alla presenza di danneggiamenti di vetri e specchietti sulle vetture in sosta – racconta Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini Attivi che da anni si batte per una migliore vivibilità nel rione vasto che fra l’altro è vicinissimo all’ex hotel Astor e da quella via Maragliano divenuta tristemente famosa per la scomparsa della piccola Kata di cui non si sa più nulla ormai da diciassette lunghissimi giorni -. I residenti ormai sono all’esasperazione: hanno avuto per due, tre volte il vetro dell’auto in frantumi con un esborso economico non indifferente. Ma il vero problema è lo spaccio di droga che è molto presente nelle vie meno a rischio controlli delle forze dell’ordine con i pusher che arrivano perfino sulla pista ciclabile accanto alla tramvia e addirittura offrono un assaggio preventivo della loro “merce”.
Il Comitato torna a chiedere maggiori controlli e ricorda le numerose segnalazioni fatte agli uffici dell’amministrazione auspicando che più “occhi” entrino a regime come deterrente, anche con l’ausilio della vigilanza privata. “Se i controlli mollano – conclude – i malintenzionati e spacciatori ritornano vanificando il buon lavoro fatto da tutti con il rischio che si torni in dietro nel tempo dove poi la situazione sarebbe difficile da risolvere”.