Dopo la morte per Coronavirus di Stefano Martini, gli Azzurri lanciano un appello al Comune: “Siano dati dispositivi di protezione adeguati”
“Più sicurezza per i tassisti in servizio”. A chiederlo è Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, assieme a Tommaso Villa vicecoordinatore azzurro cittadino e Giampaolo Giannelli responsabile immagine e propaganda del movimento fondato da Silvio Berlusconi, dopo la tragica morte di Stefano Martini deceduto nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 aprile a causa del Coronavirus. Stefano, per tutti Londra 40, lavorava per la cooperativa Co.Ta.Fi e aveva una grande passione per le moto. Era nato e vissuto a Firenze ed è venuto a mancare all’ospedale Santo Stefano di Prato dove era ricoverato da alcune settimane dopo aver contratto il Covid-19 e non aveva altre patologie. E’ stato la prima vittima tra i tassisti in Toscana.
Un episodio drammatico che riaccende con prepotenza i riflettori sulle scarse condizioni di sicurezza in cui i tassisti sono costretti quotidianamente a svolgere il proprio lavoro. Non soltanto adesso per l’emergenza pandemia ma anche per i rischi a cui vanno incontro caricando in macchina clienti che possono trasformarsi in potenziali aggressori. E il riferimento va alla dolorosa vicenda di Gino Ghirelli, il tassista fiorentino morto lo scorso dicembre dopo due anni e mezzo di coma a seguito delle percosse subite da due clienti mentre era in servizio con il suo taxi.
“Il tragico decesso di Stefano – dice Cellai – ci fa mettere l’accento proprio sulla mancanza di sicurezza e sui problemi di tutta la categoria che svolge un servizio importante e sempre in contatto con le persone, con tutti i rischi del caso”. “A Firenze – continua Villa – ci sono 724 Taxi. Il Comune ha fornito finora soltanto 200 mascherine, mentre altre 600 sono state donate dall’AGCI. Questa situazione ha esposto, ed espone tuttora, i conducenti al rischio del contagio, visto che le vetture hanno spesso accompagnato anche clienti febbricitanti e privi di mascherine, alle strutture ospedaliere”.
Alcuni tassisti hanno pensato di proteggersi da soli installando in vettura divisori interni tra guidatore e cliente: secondo Forza Italia però non deve valere il principio del “fai da te” ma quello di una tutela di carattere generale. “Questa situazione – concludono Cellai, Villa e Giannelli – non è tollerabile. Si tratta di una categoria che già ha visto una pesante contrazione a livello economico, e che nonostante il calo di corse e le difficoltà continua a prestare un servizio fondamentale per l’intera comunità. Rivolgiamo un appello al Comune affinché si adoperi per una immediata messa in sicurezza dei conducenti, con dispositivi di protezione adeguati”.