Una volta collegata, la nuova condotta da 1.200 millimetri dell’Autostrada dell’Acqua sarà capace di supportare flussi maggiori e non necessiterà di manutenzioni
Forti disagi in vista per i fiorentini che rimarranno in città dal 9 all’11 agosto prossimi. Per consentire l’entrata in funzione della nuova tubatura da 1.200 millimetri posata nei mesi scorsi tra viale piazza Libertà e viale Matteotti che andrà a collegarsi all’acquedotto centrale, la cosiddetta Autostrada dell’Acqua, verranno eseguiti una serie di interventi che comporteranno abbassamenti di pressione, riduzioni del flusso dell’acqua soprattutto negli orari degli scavi e anche rubinetti a secco per tutta la giornata del 10 agosto. I lavori interesseranno in tutto 15 comuni nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, e circa 450.000 famiglie. Gli abbassamenti di pressione che potranno portare a mancanze d’acqua durante le ore di maggiore consumo, si verificheranno in particolare nelle abitazioni poste ai piani alti e/o prive di autoclave.
Questo l’impatto dei lavori nelle diverse zone della città: Sodo: Acqua solo al piano stradale per tutta la giornata del 10 agosto. Rifredi, Novoli, Cascine: Forti abbassamenti di pressione e mancanze di acqua nelle ore di maggiore consumo del 10 agosto (6-8, 12.30-14, 19-21). Firenze centro: Abbassamenti di pressione e mancanze di acqua nelle ore di maggiore consumo del 10 agosto (6-8, 12.30-14, 19-21). Cure Alte, Careggi-Massoni, Serpiolle, Trespiano: Abbassamenti di pressione e mancanze di acqua nelle ore serali del 10 agosto. Stadio, Marignolle: Abbassamenti di pressione e mancanze di acqua nelle ore di punta del 10 agosto. Isolotto-Canova, Peretola, Ugnano: Abbassamenti di pressione nelle ore di punta del 10 agosto.
“Il 10 agosto utilizzate l’acqua solo se strettamente necessario, per bere o per motivi sanitari e non per altro – è l’appello del presidente di Publiacqua Lorenzo Perra -. Consiglio, poi, di riempire vasche, secchi e bacinelle per far fronte a eventi imprevedibili. L’impianto di Mantignano lavorerà a pieno regime. Poi utilizzeremo la falda pratese come una sorta di polmone per dare a quella provincia più acqua e maggiore flusso, invieremo sul territorio 30 o 40 autobotti provviste di più rubinetti, costituiremo una sala operativa nell’impianto dell’Anconella e l’unità di crisi si occuperà di risolvere tutte quelle situazioni critiche che potrebbero interessare le strutture sensibili”. Le tappe del cantiere prevedono un cronoprogramma serratissimo, come lo svuotamento del vecchio “tubone”, il taglio della condotta, il montaggio di snodi e saracinesche e la riapertura entro le 4 di mercoledì 11. Dopodiché, fa sapere Publiacqua, la rete dell’Autostrada dell’Acqua sarà capace di supportare flussi maggiori e per i prossimi 100 o 200 anni non avrà bisogno di altri interventi o manutenzioni.