Investimento di oltre 5,7 milioni di euro. Il progetto prevede piano terra a biglietteria, accoglienza e sale polifunzionali; il primo e secondo piano a uffici e l’ interrato a magazzini e impianti
Al via i lavori di restauro e rifunzionalizzazione del padiglione Machiavelli che diventerà il fulcro dell’intero sistema Fortezza da Basso. L’edificio, che dall’infopoint distribuirà i visitatori nei padiglioni accogliendo l’inizio del percorso espositivo, si avvia infatti verso il completo risanamento e recupero delle superfici inutilizzate, con miglioramento degli standard sismici ed energetici. Un progetto da oltre 5,7 milioni di euro per una superficie di 3250 metri quadrati, che recepisce le esigenze condivise da Comune di Firenze e Firenze Fiera. L’intervento è stato illustrato oggi nel corso di un sopralluogo dell’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci con i tecnici della direzione Servizi tecnici e Servizio Belle arti di Palazzo Vecchio e il team di progettazione composto da Politecnica Ingegneria ed Architettura, Stefano Boeri Architetti, Consilium, Spira, architetto Maria Di Benedetto, architetto Lorenzo Vallerini.
“Andiamo avanti con l’attuazione del piano di recupero della Fortezza da Basso – ha detto l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci durante il sopralluogo -. Dopo la demolizione degli immobili incongrui, la realizzazione degli interventi procede su due binari paralleli: da una parte il restauro delle cortine murarie e dei bastioni, dall’altra la realizzazione dei due nuovi padiglioni Bellavista e Cavaniglia e il restauro dei padiglioni Machiavelli e Spadolini. Oggi diamo quindi il via al cantiere per il recupero del Machiavelli che diventerà il fulcro del sistema fieristico”. Nel dettaglio, il progetto prevede di dedicare il piano terra (930 mq) a biglietteria, accoglienza e sale polifunzionali, il primo e secondo piano a uffici (1250 mq) e di riservare il piano interrato a magazzini e impianti (470 mq).
“Siamo entusiasti di proseguire con tutto il team il grande progetto per la Fortezza Da Basso che prevede, adesso, il restauro e la rifunzionalizzazione del Padiglione Machiavelli in linea con le necessità dell’utenza e di tutti coloro che usufruiranno della location – ha commentato il team di progettisti che si occuperà dell’intervento -. L’intervento di rigenerazione che prende avvio oggi trasformerà il Padiglione in uno dei centri focali dell’intera Fortezza, e permetterà di accogliere i visitatori in nuovi spazi sostenibili, guidandoli all’inizio del percorso espositivo e fieristico. Il progetto all’interno della Fortezza da Basso proseguirà poi con la riqualificazione del Padiglione Cavaniglia e la creazione di un percorso pedonale lungo le mura, per restituire l’originaria percezione della Fortezza”.
Il padiglione Machiavelli fu realizzato per accogliere la nuova ambulanza militare intorno al 1857, sul sito dove fino a quel momento sorgeva la chiesa nuova eretta nel 1621. Imponente, a tre piani, con pianta trapezoidale di 60 metri per 20, con tetto a capanna, viene eretto quando già da tempo era stata avviata la trasformazione del complesso militare in un centro “polivalente” per scopi civili e si rintraccia nella Pianta di Firenze e dintorni del 1873. Dopo l’alluvione del 1966, contemporaneamente al trasferimento del laboratorio di restauro dell’Opificio delle Pietre Dure nel lungo edificio a due piani parallelo alla cortina che collega il Bastione Rastriglia con il bastione Bellavista, si trasferisce qui il Liceo Machiavelli. La posizione dell’edificio, subito oltre il varco della Porta Santa Maria Novella, e il carattere distributivo dei suoi spazi lo hanno naturalmente destinato a rappresentare il luogo di accoglienza per i fruitori del polo espositivo-congressuale della Fortezza da Basso.
Il piano di recupero della Fortezza prevede l’adeguamento qualitativo e dimensionale degli spazi espositivi per manifestazioni altamente qualificate nonché il recupero del sistema originario delle mura attraverso la ricostruzione ed il recupero dei bastioni e il conseguente ripristino del camminamento di ronda. Con la realizzazione del piano, 25mila mq di spazi espositivi si aggiungeranno agli esistenti. La stima totale degli interventi prevista dal piano ammonta a 140 milioni di euro.