Si chiama Casa Maria Adelaide e si trova in via Ragazzi del 99. Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Funaro e al Governatore Giani, anche ex campioni dello sport fra cui Antognoni e De Magistris
Inaugurata “Casa Maria Adelaide”, la 28esima casa di accoglienza della Fondazione Tommasino Bacciotti. Presenti al taglio del nastro Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Sara Funaro, sindaca di Firenze, Maria Oliva Scaramuzzi, vicepresidente Fondazione CR Firenze, il Vescovo di Fiesole S.E.R. Mons. Stefano Manetti, la sindaca di Fiesole Cristina Scaletti, Paolo Bacciotti, presidente Fondazione Tommasino Bacciotti, il direttore dell’Asl Toscana Centro Valerio Mari, il direttore generale Fondazione Don Gnocchi Francesco Converti e tanti personaggi del mondo sportivo fra cui Giancarlo Antognoni, Moreno Roggi e Gianni de Magistris. La nuova struttura si trova in via Ragazzi del ’99 al numero 26 nel rione di Rifredi. A dicembre cade la ricorrenza della nascita e della scomparsa del piccolo Tommasino (17/12/1997 – 19/12/1999) e ogni anno l’anniversario viene ricordato con l’inaugurazione di un nuovo alloggio.
Grazie al Progetto “Case Accoglienza Tommasino” la Fondazione mette a disposizione delle famiglie dei bambini ricoverati presso il Meyer, appartamenti indipendenti che offre in modo gratuito provvedendo al pagamento di affitti, manutenzione e utenze e, grazie al contributo di aziende sostenitrici, mensilmente le famiglie vengono rifornite con alimenti di vario genere. Ad oggi le strutture sono in grado di ospitare fino a 131 persone al giorno: ciò significa 47.815 notti gratuite, con un risparmio di circa 2.390.750,00 euro annui per le famiglie per il solo pernottamento. Nello stesso tempo vengono offerte sistemazioni in b&b e hotel per coloro che tornano a Firenze per brevi controlli. Nel 2024 sono stati accolti nelle case Accoglienza Tommasino quasi 242 nuclei familiari per un totale di circa 750 persone.
Obiettivo della Fondazione è creare situazioni di “normalità”, aiutare grandi e piccini nel trovare la forza e lo spirito giusto per affrontare la malattia. Per questo vengono spesso organizzati anche momenti di gioco, disegno e creatività per i bambini presso le ludoteche della Fondazione, serate di condivisione con cena e animazione e occasionalmente piccole gite e visite guidate anche fuori Firenze, accompagnando le famiglie con mezzi attrezzati e viene offerto supporto psicologico per tutta la famiglia in stretta collaborazione con l’Ospedale Meyer.