E’ il bilancio che emerge dai dati del Centro Studi Turistici presentati oggi dall’assessore Cecilia Del Re. La permanenza media in città è di 2,5 notti. Bene anche i comuni dell’ambito turistico (+142% e 730mila pernottamenti). I segnali positivi arrivano dagli italiani ma manca la domanda extraeuropea
Il ritorno dei turisti c’è stato, con una crescita del +185,7% rispetto all’estate 2020 e un totale di 1 milione e 255mila presenze, ma ancora lontano dai valori pre-pandemia rispetto ai quali si attesta a un -60 per cento. Una ripresa legata soprattutto ai numeri di agosto e alla crescita della domanda europea, oltre che nazionale interna. In crescita anche i dati dei comuni dell’ambito turistico fiorentino con flussi che hanno segnato +142% (730mila pernottamenti). E’ il bilancio dell’estate 2021 che emerge dai dati elaborati dal Centro studi turistici di Firenze e illustrati insieme all’assessore al Turismo Cecilia Del Re nell’ambito del Festival del turismo esperienziale che si sta tenendo in città.
“I segnali positivi – ha spiegato Del Re -, sono legati innanzitutto ai viaggiatori italiani, meno propensi a pianificare viaggi all’estero a causa della situazione sanitaria, ma anche all’introduzione del green pass europeo a inizio luglio che ha finalmente aperto la possibilità ai cittadini comunitari di spostarsi per turismo. A fare la differenza è ancora l’assenza della domanda extraeuropea, a cui si sono aggiunti i risultati al di sotto delle aspettative registrati dalle imprese ricettive nel mese di giugno e nei primi giorni di luglio, mentre il mese di agosto ha segnato un recupero più marcato. Molte famiglie, un turismo più giovane e che pernotta più a lungo sono gli elementi che stanno contraddistinguendo i flussi rispetto all’era pre-covid”.
Nel dettaglio, il movimento turistico della Città di Firenze nei mesi estivi di giugno, luglio e agosto, ha registrato circa 505mila arrivi e 1,255 milioni di presenze, con una permanenza media di 2,5 notti. La crescita rispetto all’estate 2020 è stata rilevante (+136,5% di arrivi e +185,7% di presenze), tuttavia il differenziale rispetto ai livelli pre-pandemia rimane ancora elevato (-57,3% di arrivi e -60,3% di presenze rispetto all’estate 2019). Le presenze degli stranieri, prevalentemente europei (tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, belgi e austriaci), sono aumentate del 268,2% rispetto al trimestre estivo 2020 (751mila in totale). I pernottamenti degli italiani segnano una crescita del 114,2% rispetto allo scorso anno (504mila complessivi). Se per quest’ultima componente del mercato i dati indicano un ottimo recupero rispetto al 2019, per la componente estera la quota di mercato rimane ancora fortemente sottodimensionata rispetto ai valori standard. In base ai risultati, il recupero del settore alberghiero è stato più marcato (+168,1% di arrivi e +251,3% di presenze), rispetto al trend rilevato per il settore extralberghiero (+85,4% di arrivi e +97,7% di pernottamenti). Per entrambi i comparti il differenziale delle presenze con il 2019 segna lo stesso valore percentuale (-60%).