La proposta di Maria Federica Giuliani (Pd): “Lo merita la città per quello che rappresenta nella cultura del mondo”
Circa una settantina di librerie in città, agevolazioni per i librai come ad esempio l’abbattimento dell’Imu, una fiera che si tiene tutti i mesi in piazza dei Ciompi, l’avvento di “Testo” il nuovo salone del libro organizzato in collaborazione con Pitti Immagine e “Todo Modo” che punta a diventare l’alternativa a Torino e Milano. Firenze si candida a Capitale Italiana del Libro.
La proposta è della Vice presidente del Consiglio Comunale Maria Federica Giuliani (Pd) che prende lo spunto dalla legge appena approvata a livello nazionale per sostenere la lettura e l’editoria, e istituisce anche questo particolare titolo da conferire ogni anno alle città che si distinguono per le attività di promozione dei libri.
“Come ha sottolineato il ministro della Cultura Franceschini – spiega Giuliani – occorre una normativa che promuova complessivamente il settore librario, sul modello della legge del cinema. Firenze da tempo si sta muovendo in questa direzione. Perché il libro non può essere sostituito. Si è provato con i tablet e con altri strumenti ma il fascino della carta, del poter girare le pagine, il loro fruscio restano ineguagliabili. Lo merita la città per quel che rappresenta nella cultura nel mondo. E’ un passo di rispetto verso le 70 librerie presenti in città e verso tutte le biblioteche comunali: una fra tutte quella della Oblate che festeggia i 12 anni di attività. C’è sempre una persona per ogni libro ed un libro per ogni persona”.