La cerimonia di intitolazione questa mattina tra via di San Domenico e via della Piazzuola presenti fra gli altri alcuni familiari del giornalista e politico e la moglie Alessandra Vittorini
A Firenze è stata intitolata una strada al giornalista, politico e presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso l’11 gennaio scorso. Si tratta dell’ultimo tratto di via di San Domenico da via della Piazzuola al confine con Fiesole, a due passi dalla sede dell’Università Europea. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il sindaco Dario Nardella, l’assessore alla toponomastica Alessandro Martini, la moglie di Sassoli Alessandra Vittorini e alcuni suoi famigliari, il presidente della Regione Eugenio Giani.
“Oggi l’Europa – ha detto Nardella – è attraversata da paure e incertezze, abbiamo bisogno di riferimenti solidi, di grande valore come quelli di David Sassoli perché solo ispirandoci alle vite di queste persone possiamo trovare il coraggio di vincere sfide come quelle della guerra, della crisi energetica, delle differenze sociali nelle quali oggi l’Europa si trova immersa. Firenze non poteva non essere la prima città a dedicare una strada a David Sassoli che è nato qui, ha sempre coltivato un legame profondo con questa comunità – ha aggiunto -. Per questo ringrazio le istituzioni che ci hanno consentito di andare in deroga ai dieci anni, e dopo pochi mesi abbiamo voluto organizzare questa cerimonia. Questa strada è a due passi dall’Istituto universitario europeo, a due passi dalla scuola di musica di Fiesole, in un crocevia di istituzioni culturali e di storia legati all’Europa, e qua vicino abbiamo gli Archivi storici dell’Europa. L’idea che ci sia una strada intitolata a David Sassoli, un pezzo di città che per sempre sarà legata alla vita e all’opera di quest’uomo è un’idea che ci emoziona, ci riempie di orgoglio e che completa anche un quadro di valori e di riferimenti storici dell’Unione europea qui a Firenze”.
Durante l’intitolazione sono state anche ascoltate alcune parole di Sassoli sulla costruzione dell’Unione europea. “E’ commovente riascoltare le lucide parole di David – ha aggiunto – di cui tutti noi ricordiamo il grande e infaticabile impegno come alleato delle istituzioni europee e prima come giornalista. Sarebbe felice oggi di avere una strada vicina all’Istituto universitario europeo, a pochi passi dal centro di Firenze. Qui oltre al ricordo coltiveremo il seme della speranza e del futuro come suo più grande insegnamento“.