La missione del sindaco Dario Nardella nella capitale della Turchia dove ha incontrato il collega Ekrem Imamoglu. Firmata una lettera d’intenti per rafforzare le relazioni tra le due città. Allo studio alcuni progetti come una mostra di arte islamica e una tournée del Maggio Musicale Fiorentino
Collaborare insieme su cultura e sviluppo urbano sostenibile, urbanistica e turismo. Magari dando un occhio anche al Vodafone Park Arena, lo stadio nel quartiere di Besiktas dove gioca le partite interne la squadra locale, molto simile al Franchi come capienza e collocazione per conoscere da vicino le caratteristiche dell’impianto. Era l’obiettivo della missione istituzionale del sindaco Nardella ieri a Istanbul su invito del collega turco Ekrem Imamoglu.
Durante l’incontro, svoltosi nel “Quartiere generale dell’innovazione” della città metropolitana turca, alla presenza del console generale d’Italia in Turchia, Elena Sgarbi, è stata firmata una lettera di intenti al fine di rafforzare le relazioni tra Firenze e Istanbul. “Con la città – ha sottolineato il primo cittadino fiorentino -condividiamo comuni valori basati sul progresso sociale e civile, sul dialogo paneuropeo e sulla promozione del Mediterraneo come area di incontro culturale e religioso per la pace e la fratellanza tra i popoli e le città. Col sindaco Imamoglu condividiamo gli ideali europeisti e Eurocities è e sarà al suo fianco nel percorso di collaborazione e scambio tra le città europee nell’ottica del miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Per questo ho voluto altresì portare al sindaco di Istanbul, la cui popolarità come leader dell’opposizione al governo attuale, la mia solidarietà e quella dei colleghi europei per la recente richiesta di arresto per reato di opinione”.
Nardella ha poi ricordato l’importante appuntamento dell’anno prossimo con la Conferenza Episcopale italiana che si riunirà a Firenze per un incontro internazionale di tutta l’area del Mediterraneo. “Questo evento – ha aggiunto ancora – coinvolgerà le comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum ma vogliamo anche invitare, sulla scorta del grande esempio del sindaco Giorgio La Pira, 100 sindaci di religioni e culture diverse delle tante città che si affacciano a questo mare. Crediamo infatti che il Mediterraneo sia uno snodo cruciale per le sfide del prossimo millennio, a partire dall’emergenza migranti e dall’impegno per la pace”.
I rapporti commerciali tra la Città metropolitana di Firenze e la Turchia sono positivi ma con ampi margini di miglioramento. Nel 2020 Firenze ha esportato più di 85 milioni di euro rispetto ad un import di circa 55 milioni. Ecco il perché della lettera di intenti per facilitare lo scambio di esperienze e know-how, favorire scambi culturali, eventi e mostre al fine di rafforzare l’amicizia e le relazioni reciproche; introdurre opportunità di investimento nelle due città, in particolare nel settore dell’alta formazione, della ricerca, delle smart city e del turismo, sviluppando le relazioni tra le due città nonché una maggiore comprensione della storia e della cultura delle due città, nella consapevolezza che l’arricchimento culturale passa sia attraverso la conoscenza degli elementi di comunanza che delle differenze e nella consapevolezza dell’importanza del dialogo tra città mediterranee ed europee.
Nel corso della missione Nardella è stato ricevuto dall’ambasciatore d’Italia ad Ankara, Massimo Gaiani, con il quale ha rinnovato l’impegno ad uno sforzo comune per intensificare le relazioni culturali ed economiche tra Italia e Turchia. A questo proposito è emersa l’intenzione di organizzare il prossimo anno una mostra internazionale di arte islamica realizzata con una selezione di opere d’arte provenienti dalle diverse collezioni medicee custodite nei musei di Firenze e una tournée dell’orchestra e del coro del Maggio Musicale Fiorentino nella grande capitale culturale turca. Infine lo stadio. Il primo cittadino fiorentino si è informato sul progetto di restauro e rifunzionalizzazione attuato nel 2014 del Vodafone Park Arena. “Il restyling del Vodafone Park Arena è costato circa 150 milioni di dollari – conclude Nardella – ed è avvenuto all’insegna dei principi di sostenibilità e funzionalità. Si tratta di un’esperienza per noi molto interessante e da studiare in vista della realizzazione del “nuovo” stadio Franchi a Campo Di Marte”. Come direbbe Leonardo Pieraccioni: “Se son rose…”.