Un viaggio all’interno del capoluogo toscano al centro di un nuovo Rinascimento tra musei, teatri, cultura, moda, design e immancabile il food and wine. Cardini: “Ispirarsi alla Firenze del passato”. Nardella: “Continuare a sognare con coraggio e tenacia se vogliamo essere all’altezza dei nostri antenati”
Firenze e la rinascita della città sono al centro dello speciale TG2 Dossier in onda su Rai2 in seconda serata, sabato 15 maggio, alle 23.10. Un viaggio nel capoluogo toscano centro di un nuovo rinascimento, modello per il mondo che verrà. Il cambiamento epocale a cui l’infezione ci costringe, per la città diviene opportunità di ritagliarsi un ruolo significativo rielaborando in maniera contemporanea la sua attitudine a creare bellezza e ricchezza. Monumenti, tesori d’arte, costellano la città. E riempiono i musei. Specchio della magnificenza di quel Rinascimento che fece di questo luogo il centro del mondo. E che oggi anche l’Europa cita come esempio per riemergere dalla pandemia.
Per lo storico Franco Cardini “si dovrebbe tornare indietro ispirandosi alle qualità della Firenze del passato. Cioè la sobrietà, la serietà. La qualità dei servizi. Il livello alto di cultura che non vuol dire conoscere a memoria la Divina Commedia o conoscere i musei cittadini, ma vuol dire sostanzialmente avere coscienza della propria storia”.
Un viaggio tra la Firenze di ieri segnata dal genio e dalle opere di Dante, Filippo Brunelleschi, Leonardo da Vinci e Michelangelo. E quella di oggi con la caparbia difesa della tradizione artigiana. In un momento in cui le piccole botteghe sono messe in crisi dal virus, storiche aziende investono per mantenere vivo questo settore. Dando vita a forme di collaborazione che rafforzano il senso di comunità. Promuovendo una visione a 360 gradi del made in Italy che unisce moda, turismo, design, vino e food. Modello di questo umanesimo contemporaneo è la manifattura tabacchi: progetto di riqualificazione urbana. Dove nulla è lasciato al caso: materiali, tecnologie, modelli, comportamenti. Un approccio olistico che fa di questo ex complesso industriale il nuovo quartiere creativo della città. E poi la cultura con il Museo del 900, vetrina dell’arte del Novecento, e cantiere aperto ai giovani talenti. L’impegno di Stefano Accorsi, direttore del teatro della Pergola, e del maestro Zubin Mehta, fiorentino di adozione per fare di Firenze la porta d’Europa: ponte tra i popoli ma anche fra le generazioni, favorendo il confronto per reiventare un territorio condiviso. Dove comprensione e compassione siano modello di vita.
Per il Sindaco Nardella “Firenze è stata grande quando è stata contemporanea rompendo gli schemi. Il linguaggio di questa città arriva alla testa e al cuore. È il linguaggio della bellezza e, se vogliamo essere all’altezza dei nostri antenati, delle generazioni che hanno costruito tutto questo dobbiamo, continuare a sognare con coraggio e tenacia”.