In Palazzo Vecchio la sottoscrizione al Manifesto omonimo alla presenza di Daniel Lumera promotore del Movimento Italia Gentile. La proposta di Nardella: “Regalare un fiore a chi arriva in città assieme ai volontari e agli Angeli del Bello”
Firenze è ufficialmente città Gentile. Questo pomeriggio nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la firma da parte del sindaco Dario Nardella del Manifesto delle città gentili, alla presenza di Daniel Lumera, docente e scrittore, promotore del Movimento Italia Gentile, Padre Guidalberto Bormolini, presidente associazione Tuttoèvita Onlus, e della vicesindaca Alessia Bettini.
“Firenze oggi aderisce al Manifesto delle città gentili, un gesto importante e sono felice di essere qui oggi con Lumera, padre Bormolini e tanti ospiti. – ha detto Nardella – Dobbiamo cominciare dai nostri comportamenti e dal nostro linguaggio a essere più gentili, pensiamo al linguaggio della politica, caratterizzato da toni sempre più muscolari volgari, rissosi. I cittadini sono stanchi di questo tipo di confronto troppo frequente nel linguaggio pubblico e anche nel mondo del lavoro e nelle relazioni. E poi è necessario passare dalle parole ai fatti. Nella nostra città ci sono tanti progetti riconducibili alla gentilezza. Con la vicesindaca Bettini vogliamo promuovere un ulteriore gesto di gentilezza simbolico ma significativo, con la rete dei volontari della nostra città e con la fondazione Angeli del bello un giorno andremo a ricevere coloro che arriveranno alla stazione e all’aeroporto con un fiore. Un gesto di gentilezza che stabilisce un sistema di relazioni positivo, umano, inclusivo, per chi arriva nella nostra città, che sia un turista un lavoratore e poi sicuramente proseguiremo con altre azioni. Già questo festival è un progetto concreto che punta a un ‘contagio’ positivo per promuovere sempre di più questi valori”
Con la sottoscrizione del Manifesto, Firenze si impegna a riconoscere la gentilezza come valore sociale in grado di incrementare benessere e longevità e a realizzare iniziative a beneficio della comunità e del territorio. Primo di questi progetti proprio il Festival dell’Italia Gentile, che da oggi proseguirà fino al 4 luglio con tanti incontri e dibattiti, momenti culturali, di confronto, benessere, meditazione e intrattenimento.
“La Gentilezza ha un impatto genetico fortissimo sulle persone, è la scienza che lo dimostra, non è solo un valore morale ma un imperativo biologico. – ha spiegato Daniel Lumera – Mai come adesso, in un momento in cui si tende purtroppo a cercare consenso e senso di identità dalla colpevolizzazione e dalla creazione di un nemico è fondamentale invertire la rotta e rimettere al centro inclusione e cura del prossimo, è una provocazione ma una piccola grande rivoluzione che Firenze ha accolto, pronta a intraprendere progetti concreti”. All’inaugurazione, ha fatto seguito la tavola rotonda “Comunicazione gentile e Politica” con il sindaco Nardella, Matteo Biffoni, sindaco del Comune di Prato e presidente Anci Toscana, Giovanna Melandri, presidente di Fondazione MAXXI, Human Foundation e Social Impact Agenda per l’Italia, Gregorio Arena, presidente e fondatore di Labsus, e Rosy Russo, presidente e founder di Parole O_Stili. Alle 18,30 al Museo Novecento l’incontro interreligioso “Gentilezza e Spiritualità. Preghiera e meditazione come fonte di cura e gentilezza”, introdotto da Alessandro Martini, un momento di “Preghiera del cuore e meditazione” guidata da Padre Bernardo Gianni e la “Meditazione al tramonto sulla gentilezza” guidata da Daniel Lumera.