La manovra da 30 milioni comprende tutti i comuni toscani. La fetta più cospicua per l’affitto (13,8 milioni), poi 6,5 milioni per aiuti alimentari e 9,7 milioni per sostegno domiciliare. Spinelli: “Daranno un po’ di sollievo a tante famiglie in difficoltà”
Trenta milioni di euro per dare una risposta al crescente disagio sociale determinato dall’emergenza Covid. Sono già a disposizione dei Comuni della Toscana e delle Società della Salute.
Il decreto con il quale vengono attribuite le somme è stato firmato oggi in Regione. La fetta più cospicua sarà utilizzata per contribuire alle spese d’affitto (13,8 milioni, pari al 46%), mentre 6,5 milioni (21,5%) saranno utilizzati per gli aiuti alimentari, 9,7 (32,5) per il sostegno domiciliare. Queste risorse, provenienti dalla riprogrammazione del Fondo sociale europeo, potranno quindi ora essere destinate alle fasce più povere e fragili economicamente della popolazione. Firenze avrà a disposizione oltre 3,4 milioni di euro, la parte più consistente di tutto lo stanziamento.
“Con queste risorse – commenta l’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli – interveniamo sui bisogni primari di persone che si trovano in situazioni di difficoltà e fragilità economica. Dalle domande che abbiamo ricevuto emerge chiaramente come la questione abitativa sia al centro delle necessità”.
L’iter è stato rapidissimo: dallo scorso 19 dicembre, quando è stato pubblicato l’avviso, gli enti interessati hanno avuto a disposizione dieci giorni per presentare la richiesta. In tempi altrettanto rapidi è arrivata l’approvazione delle domande e la ripartizione dei fondi che permetterà a Comuni e società della salute di erogarli ai cittadini più bisognosi.
“Le categorie socialmente più deboli – aggiunge -sono quelle su cui la pandemia ha infierito di più; per questo era necessario un intervento significativo e rapido. 30 milioni non coprono la voragine di bisogni che si è creata, ma potranno dare un po’ di sollievo a tante famiglie in difficoltà. Gli scenari post Covid e i dati sulla povertà, che approfondiremo il 22 gennaio con la Presentazione del Rapporto 2020 sulle Povertà in Toscana e del Dossier Caritas, ci mostrano un’amplificazione dei disagi già esistenti e anche un forte ampliamento della platea di persone in difficoltà”.
L’intervento riguarda tutti e 270 i comuni toscani con una distribuzione delle risorse basata su un criterio demografico e sulle condizioni di disagio economico o abitativo presenti nell’area. Su queste basi 11,8 milioni sono andati all’area vasta Toscana centro, 11,7 alla Toscana nord ovest, 6,5 alla Toscana sud est. “Abbiamo predisposto uno strumento flessibile – conclude Spinelli – perché fosse adatto alle diverse esigenze dei territori e ci siamo impegnati a fare presto nell’iter per l’erogazione dei fondi. Si tratta di interventi orientati anche a valorizzare le reti dei servizi territoriali, un aspetto fondamentale affinché le misure abbiano la massima efficacia e rappresentino anche un investimento in prospettiva futura. Dalle richieste dei territori, infatti, emergono bisogni trasversali e diversificati”.