E Nardella annuncia un tavolo con le associazioni di categoria. “In certi casi aumenti davvero sorprendenti”
Firenze città impossibile per trovare una stanza o in appartamento in affitto a prezzi che non siano improponibili sia per turisti che per giovani coppie sposate o conviventi. Ma Firenze città impossibile anche per soggiornare un paio di giorni in hotel e godersi le bellezze del “Quadrilatero magico”. Già perché il capoluogo toscano, secondo una recente indagine, è quello risultato con i maggiori rincari d’Italia sulle strutture ricettive, con un +53% tra maggio 2023 e il 2022. Non un rincaro assoluto aveva cercato di spiegare in qualche modo Federalberghi, ma secondo l’associazione di categoria “un allineamento ad altre mete di richiamo internazionale, paragonata alle quali i prezzi per dormire qui sono ancora inferiori pur essendo la meta più ambita”. Insomma come dire? La bellezza va mantenuta e per fare questo bisogna pagarla: anche con cifre esorbitanti.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella, preoccupato che l’assurdo rialzo dei prezzi per una stanza in hotel finisca per fare il gioco degli Air B&B, alla luce anche delle sempre maggiori polemiche sugli affitti brevi ai turisti che stanno arroventando il giugno in città. Lo spunto per fare sentire la sua posizione di mediazione tra gli uni e gli altri interessi è venuto da un’intervista rilasciata ieri da Nardella a “Unomattina estate”, trasmissione di punta di Rai1. “Ci sono aumenti davvero incredibili, da un lato posso spezzare una lancia in favore degli imprenditori del settore alberghiero che hanno sofferto davvero tantissimo durante il Covid. Hanno tenuto aperto le loro aziende. Dall’altro in certi casi gli aumenti sono davvero ingiustificati e sorprendenti”. Primo passo sarà quello di convocare un tavolo di confronto, anche perché i prezzi alti possono essere un boomerang per gli albergatori stessi perché sottolinea il primo cittadino “il turista che viene e spende un sacco di soldi non torna più. Invece il nostro obiettivo è farli tornare, non possiamo lasciare un cattivo ricordo”. Tra le iniziative più importanti, Nardella ricorda “i progetti di offerta culturale, provando a promuovere manifestazioni fuori dal centro storico in modo da spalmare il più possibile i flussi”, la promozione di musei minori, un portale internet che consente di promuovere anche i percorsi dell’area metropolitana. Fondamentale è “investire sulle infrastrutture, sull’offerta alberghiera in modo che si possano assorbire questi numeri”.