Dopo la conferenza stampa di ieri sera del premier Conte con l’inasprimento delle norme per impedire la diffusione del virus, ecco cosa si può fare e cosa no
Da ieri sera è attivo “L’Alert System” del Comune anche per l’emergenza Coronavirus. I fiorentini stanno ricevendo una telefonata del sindaco (a casa o sul cellulare, se registrato) con questo messaggio: “Salve sono il Sindaco Dario Nardella. In questo periodo il nostro Paese si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria di grande impatto sociale, che coinvolge tutti e ci chiama ad un alto senso di responsabilità. È importante rispettare alcune regole per limitare la diffusione del contagio da coronavirus sul nostro territorio il più possibile. Per questo occorre limitare al massimo gli spostamenti che non siano strettamente necessari e evitare attività che comportino il contatto ravvicinato con altre persone. Inoltre, ricordo che chi proviene dalle zone a rischio epidemiologico del nostro Paese è obbligato a porsi in isolamento fiduciario volontario e comunicare il rientro al proprio medico curante o al numero unico dell’Azienda USL di riferimento 055/5454777 attivo dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Vi ringrazio. Tutti insieme ce la faremo”.
Intanto però Firenze e più in generale la Toscana e l’Italia intera sono chiuse per Covid-19 dopo la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte che ieri sera ha emanato un decreto urgente con norme ancora più stringenti per impedire la diffusione del virus: norme che saranno in vigore fino al 3 aprile prossimo.
Da stamani dunque anche in Toscana per potersi muovere da un comune all’altro si dovranno avere comprovati motivi di lavoro, salute e necessità (bisognerà presentare una giustificazione e una autocertificazione per il controllo). Bar, ristoranti e gelaterie dopo le 18 saranno chiusi. Ma la raccomandazione è quella di rimanere in casa e nei contatti con le persone di mantenere la distanza di almeno un metro. Chiusi i pub, le discoteche, le sale gioco, le sale bingo, i musei, i teatri, i cinema: vietate anche le celebrazioni religiose comprese matrimoni e funerali. Nelle giornate prefestive e prefestive poi, nelle grandi e medie strutture di vendita e negli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, i bandoni resteranno tristemente abbassati. I negozi rimarranno aperti per fare la spesa, come aperti saranno anche gli uffici comunali anche se con restrizioni (https://www.comune.fi.it/). Il trasporto pubblico non subirà limitazioni, mentre palestre e manifestazioni sportive subiranno uno stop.
Dopo il sindaco Nardella, in autoisolamento volontario ci sono anche l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi e il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi. Entrambi erano stati a Milano nei giorni scorsi. Stanno bene e non hanno alcuna sintomatologia.