I due notissimi e appetitosi salumi si preparano a volare in Lettonia, mentre una delegazione del Riga Central Market è in città per visitare gli spazi dello Storico Mercato Centrale
La finocchiona e la soprassata si preparano a volare verso Riga come bandiera della tradizione culinaria fiorentina. Sono solo due dei prodotti, il cui elenco completo è in corso di aggiornamento, selezionati dallo Storico Mercato Centrale che diventeranno oggetto di uno scambio commerciale con il Riga Central Market con cui il più antico mercato fiorentino ha firmato un accordo di gemellaggio. In cambio, il piano terra di San Lorenzo accoglierà direttamente dalla Lettonia il caviale, le aringhe e il salmone che avranno un angolo tutto loro e saranno esposti insieme alle specialità locali in nome del patto di amicizia siglato.
Per definire l’accordo di scambio e pianificare una politica di import-export che valorizzi entrambi gli spazi, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dello Storico Mercato Centrale, una delegazione del Riga Central Market, composta dalla presidente Baiba Beatrise Sleze, Agra Varna e Ilze Bukulde, è atterrata a Firenze ed è stata accolta dal presidente Massimo Manetti e dall’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini. “Vogliamo rafforzare il ruolo che il nostro mercato sta portando avanti per la valorizzazione di identità e tradizione dei mercati storici. Dopo il patto di amicizia stretto con la Boqueria di Barcellona, con il Mahane Yehuda di Gerusalemme, con il Riga Central Market, con il Nishiki Market di Kyoto e con il MeQ di Follonica stiamo cercando di gettare le basi per un’associazione dei mercati storici mondiali con l’obiettivo di portare avanti di generazione in generazione la tradizione che rende unici i nostri spazi difendendo così storia e identità” sottolinea il presidente del Consorzio dello Storico Mercato Centrale Massimo Manetti.
La delegazione del Riga Central Market dopo aver visitato il piano terra del mercato di San Lorenzo è stata accolta in Comune dall’assessore alla attività produttive Giovanni Bettarini. “I mercati coperti non sono solo un punto di riferimento per la vita economica e sociale ma anche uno strumento di rapporto e di amicizia fra città del mondo, che rendono Firenze così internazionale e aperta” ha aggiunto Bettarini.