Sono numerose le proposte per lunedì 14 e martedi 15 della Direzione regionale musei della Toscana. A Firenze i dipinti del Beato Angelico, ma anche le ville medicee di Castello, Poggio a Caiano e Petraia
Lunedì 14 e martedì 15 agosto 2023 gran parte dei musei, aree archeologiche, parchi e ville medicee della Direzione regionale musei della Toscana saranno aperti insieme ai tanti musei statali diffusi in tutto il territorio nazionale. Sarà un’altra occasione per immergersi tra capolavori di ogni epoca e civiltà, in un itinerario che va dalle più celebri città d’arte fino ai piccoli e preziosi borghi della provincia. È un patrimonio culturale ricchissimo quello toscano, custodito tra pinacoteche, musei archeologici, cenacoli, ville medicee, fortezze, edifici civili e religiosi e giardini, testimonianza di una lunga e ricchissima storia: dagli antichi insediamenti etruschi e romani fino al vasto patrimonio di arti visive che dal Medioevo all’Ottocento ha caratterizzato le produzioni artistiche toscane e italiane.
In particolare a Firenze saranno aperti sia il 14 che il 15 agosto il Museo archeologico nazionale con la mostra“Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona”, il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi, il Cenacolo di Sant’Apollonia, il Chiostro dello Scalzo e il Parco di Villa il Ventaglio. Due giorni di apertura anche per le Ville medicee di Poggio a Caiano, della Petraia, per il Giardino della Villa medicea di Castello e per la Villa medicea di Cerreto Guidi dove è in corso la mostra “La Verità scopre la Menzogna di Vincenzo Mannozzi. Da Palazzo Pitti a Cerreto Guidi”, che presenta al pubblico il bozzetto e la riproduzione di alcuni disegni preparatori del dipinto di Vincenzo Mannozzi, affascinante pittore del Seicento fiorentino, raffigurante “La Verità scopre la Menzogna”.
Aperto entrambi i giorni anche il Museo di San Marco, che custodisce la più grande collezione al mondo di opere del Beato Angelico, uno dei massimi pittori del primo Rinascimento, ma anche altri pezzi di inestimabile valore storico-artistico, primi fra tutti il Cenacolo del Ghirlandaio, la Madonna col Bambino di Paolo Uccello, dipinti di Fra’ Bartolomeo e di Giovanni Antonio Sogliani, terrecotte dei Della Robbia e il famoso ritratto di Girolamo Savonarola dipinto da Fra Bartolomeo. Parte del Museo è anche la straordinaria Biblioteca di Michelozzo, la prima biblioteca “pubblica” del Rinascimento, costruita per espresso volere di Cosimo de’ Medici e arricchita della straordinaria raccolta di testi appartenuti all’umanista Niccolò Niccoli.