Il 9 luglio 2021 la notizia della chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio. “Assemblea permanente unica garanzia per una vera reindustrializzazione”
E’ passato un anno dalla nascita della vertenza Gkn, ormai un caso di rilevanza nazionale che ha saputo far convergere le forze sociali migliori di questo Paese. Una vertenza ancora in piedi, con un piano di reindustrializzazione che stenta a partire, un’assemblea permanente degli operai e un presidio più forti che mai e il rischio di acuirsi di tensioni che, dopo l’accordo quadro dello scorso gennaio strappato con la lotta dai lavoratori, si pensava non dovessero più esserci.
“Negli ultimi due giorni siamo stati convocati dalla Prefettura e Questura” sottolinea Dario Salvetti, delegato RSU ex Gkn “su indicazione urgente di QF relativa alla deindustrializzazione del sito, basandosi su una lettera di Stellantis che, tra l’altro non pone scadenze stringenti. Quello che diciamo lo stiamo ripetendo da mesi: la deindustrializzazione dello stabilimento collegata alla fase di reindustrializzazione è argomento di trattativa tra le parti sociali così come è sempre stato in Gkn. Quindi l’attuale proprietà più che far fretta a Prefettura e Questura, dovrebbe farla agli investitori perché chiariscano le loro posizioni, così da permetterci di fare una trattativa seria sul cronoprogramma di uscita ed entrata dei macchinari. Una questione che ricorderemo con un presidio lunedì prossimo alle 18 in via Cavour a Firenze, sotto le finestre della Prefettura“.
Questo accade alla vigilia dell’anniversario del 9 luglio, l’inizio di un percorso di insorgenza e convergenza che è stato un vero e proprio “atto collettivo che ha portato a un ribaltamento dei rapporti di forza costruito tutti quanti assieme: il collettivo dei lavoratori assieme al territorio e alla comunità di solidali che ci ha sostenuto” come ha sottolineato Matteo Moretti, delegato RSU ex Gkn. Sabato 9 luglio davanti ai cancelli dello stabilimento a Campi Bisenzio non sarà solo una festa e un’iniziativa di lotta, ma anche un evento collettivo laddove un anno fa avveniva una delocalizzazione e un attacco al mondo del lavoro. Un 9 luglio completamente ribaltato rispetto a ciò che fu un anno fa.
L’evento di sabato inizierà alle 18.00 con uno spettacolo in cui si alterneranno sul palco Lo Stato Sociale, Ginevra di Marco, Malasuerte Fi Sud, Arpioni, Carlos Dunga, Iena, Sakatena, Tenore e Mauràs. In contemporanea sarà allestita una mostra grazie ai contributi di: vignettisti per la Costituzione, Militanza Grafica, Il Vigno, Threefaces, Kraita, Stelle confuse e Andrea Sawyer. “Ti ricordi quel 9 luglio” è un festival voluto e pensato per porre l’accento su un anno di lotta” sottolinea Simone Cangiolini, della direzione artistica dell’evento. “Per ricordare la corse fatte su e giù per l’Italia con oltre sessanta date collegate al nostro Insorgiamo tour, alle decine di incontri, alle mobilitazioni nazionali del 18 settembre e del 26 marzo con decine di migliaia di persone in piazza. Il contenitore del 9 luglio sarà ricco di musica di vari generi: rap, punk hardcore, ska. Sarà un giorno per ritrovarci, abbracciarci e rafforzare la nostra famiglia allargata”.
“Gkn non è un’isola” conclude Salvetti, “fa parte di un mondo drammaticamente in cambiamento: siamo in piena crisi sociale, climatica, idrica e bellica, dentro un impazzimento delle catene di fornitura. Per noi tenere viva l’ipotesi di un insorgenza sociale in autunno nel nostro Paese non è una scelta, ma un dovere”.