Aperta per la seconda volta la procedura collettiva. Domani conferenza stampa a Campi Bisenzio. SPC invita Governo centrale, Regione ed Enti Locali a sostenere la reindustrializzazione avviata dagli operai
Le tanto paventate lettere di licenziamento alle fine sono arrivate: e per la seconda volta. Alla ex Gkn, ora Qf in liquidazione, il fulmine è arrivato in un cielo da mesi per niente sereno. Anzi, profondamente cupo. Le lettere che aprono la procedura per 185 persone sono datate 18 ottobre. Da questa data, quindi, scattano i 75 giorni previsti dalla legge per le contrattazioni sindacali e raggiungere eventualmente un accordo. Nella lettera, però, Qf è abbastanza chiara su quello che vuole fare: chiudere lo stabilimento e mandare a casa tutti a causa di una reindustrializzazione non riuscita per via dell’ ‘occupazione’ del sito da parte di alcuni lavoratori e da parte di soggetti terzi. La missiva elenca poi tutte le attività che sarebbero state svolte in fabbrica da quando è stata acquisita da Francesco Borgomeo a dicembre 2021. Da questa mattina gli operai sono riuniti in assemblea per organizzare nuove e immediate forme di lotta. Per domani, venerdì 20 ottobre alle 11.30, si terrà una conferenza stampa al presidio ex GKN, in via Fratelli Cervi 1 a Campi Bisenzio, per fare chiarezza su tutta l’operazione che riguarda la reindustrializzazione della fabbrica, l’agibilità dello stabilimento, le variazioni societarie della proprietà, oltre che sulle richieste che RSU e sindacati fanno al Governo e alle istituzioni. Parteciperanno sia i membri della RSU che i delegati della Fiom-Cgil.
A seguito della notizia della procedura di licenziamento arrivano anche le prime reazioni da parre del mondo politico fiorentino. Sinistra Progetto Comune, con Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, invita Governo centrale, Regione ed Enti Locali a sostenere la reindustrializzazione avviata dagli operai ex Gkn: “La politica e le istituzioni hanno già in parte fallito, nonostante le promesse – affermano i due consiglieri comunali di minoranza -. Il Governo nazionale sta provando a criminalizzare l’unica cosa che ancora tiene aperta l’ipotesi di futuro per il tessuto produttivo, proteggendo il territorio da ogni possibile speculazione immobiliare: l’assemblea permanente, il coinvolgimento della cittadinanza, la pratica della convergenza. La Regione Toscana ancora non è riuscita a individuare strumenti risolutivi, anche se riconosciamo la disponibilità a seguire la vicenda. Esprimiamo solidarietà al Comune di Campi Bisenzio, guidato da un governo di sinistra alle prese con vertenze difficili e drammatiche. Però dobbiamo denunciare quanto il sistema sia in grado di dare risorse pubbliche ai privati, ma eviti di costruire interventi diretti. Dall’ex GKN di Campi Bisenzio ci sono progetti concreti, nati nel confronto con comunità scientifiche e accademiche, oltre che sulla base di esperienze di altri Paesi. C’è bisogno di intervenire in modo adeguato ai tempi in cui viviamo”.