Si tratta del consorzio Abaco già autore di operazioni simili in altre parti del Paese. L’idea: realizzare un puzzle di realtà operanti nel settore green e sostenibile, compresa la cooperativa degli ex dipendenti che rilanciano: “Luglio deve darci una road map chiara su come proseguire”
Dopo sei giorni questo pomeriggio si è conclusa la protesta dei lavoratori ex-Gkn alla Torre di San Niccolò. La lotta tornerà a concentrarsi davanti ai cancelli della fabbrica di Campi Bisenzio dove sabato 8 luglio prenderà il via la due giorni “Luglio insorgo quando voglio” (programma su www.insorgiamo.org). Intanto sono arrivati sui conti correnti degli operai i primi bonifici della cassa integrazione. “L’assedio del reddito vacilla e anche quello dei rimpalli burocratici” sottolinea l’Rsu ex Gkn. “Ma manca ancora molto: il resto dei flussi, le buste paga, le spettanze. Dopo aver assistito il 9 luglio 2021 a un disastro industriale, con una fabbrica cancellata da una mail, assistiamo oggi a un disastro imprenditoriale senza fondo. Ciò che abbiamo vissuto sin dall’inizio nei minimi dettagli e quasi nella solitudine dei rapporti con questa proprietà, ora è palese a tutte e a tutti”. Su questo è stato chiesto e ottenuto un tavolo per l’inizio della settimana prossima con la presenza di Inps e Ispettorato del Lavoro. “Lo svolgimento di questo tavolo sarà la prima chiave per capire se e come le nostre azioni riprenderanno in città” chiarisce l’Rsu.
Questa mattina in Regione si è svolto un summit che ha visto riuniti istituzioni, Rsu, organizzazioni sindacali, per incontrare un primo soggetto che ha manifestato interesse per svolgere un ruolo all’interno del progetto di riavvio di attività all’interno dei circa 80 mila mq dell’ex fabbrica operante nel settore automotive. Si tratta del consorzio di cooperative Abaco, con sede a Genova, che è già stato protagonista di percorsi di reindustrializzazione in altre zone del Paese. All’incontro è intervenuto anche il presidente della Regione, Eugenio Giani. “Oggi si è svolto un primo passaggio, incontrando il vice presidente del consorzio di cooperative. Prima però occorre il passaggio di proprietà con Borgomeo, condizione iniziale. Se questa va a buon fine, l’area di Campi ex Gkn potrebbe ospitare e combinare l’esperienza imprenditoriale di più soggetti che includerebbe anche la costituenda cooperativa dei dipendenti. Tutte esperienze che gravitano nel settore delle tecnologie green e sostenibili”.
Valerio Fabiani, consigliere speciale del Governatore toscano per il lavoro – ha poi aggiunto che “l’incontro odierno è un primo aggiornamento rispetto all’attività di scouting portata avanti in questi mesi dalla Regione. Abbiamo deciso di adoperarci a causa della situazione di stallo che si è venuta a creare, nella consapevolezza che solo una discontinuità con il passato possa portare a una svolta e a un nuovo inizio della vicenda Gkn. Un lavoro che è stato, e che sarà, portato avanti a più mani, insieme ai lavoratori e ai sindacati, per riportare a Campi Bisenzio industria e lavoro per tutti. Oggi abbiamo presentato un primo soggetto che ha aderito a questo percorso che, ripeto, è soltanto all’inizio”.
Insomma il processo di reindustrializzazione dal basso parrebbe aver cominciato a muovere i primi timidissimi passi. Ma come sottolineano tutte le parti in causa sono passi appena abbozzati dove, sembra sempre di capire, il progetto è la realizzazione di un puzzle composto da diverse realtà ognuna delle quali contribuirà alla rivitalizzazione di un sito abbandonato ormai da due anni. Condizione iniziale, naturalmente, il passaggio di proprietà dalla Qf di Borromeo. “Un lavoro – ha aggiunto Fabiani -, che passa sia dall’iniziativa dei lavoratori che da quella di altre realtà, che però deve anzitutto tenere insieme tutte queste tessere”. L’intervento di Abaco, in veste di gestore del sito e coordinatore dei molteplici soggetti industriali che potrebbero insediarsi a Campi, è condizionato appunto alla tenuta di tutto ciò.
“I diversi soggetti in campo sono costretti, o stimolati, dal nostro piano industriale e dall’idea forza della fabbrica socialmente integrata a mettersi in moto” chiarisce ancora l’Rsu ex-Gkn. “Luglio deve darci una Road map chiara di come continuare”.