Per ricordare uno dei grandissimi protagonisti del calcio italiano internazionale, la Lega Pro organizza una tre giorni che prenderà il via domani con la mostra di cimeli appartenuti al dirigente nel Cortile di Michelozzo
Cento anni fa nasceva Artemio Franchi, uno dei grandi protagonisti del calcio italiano e internazionale. Per ricordarlo la Lega Pro, con il Comune di Firenze, la Figc e il Museo di Coverciano, ha organizzato una tre giorni di eventi.
Si inizierà sabato 2 aprile con l’inaugurazione del Museo Franchi, la galleria fotografica e la mostra di cimeli appartenuti al grande dirigente del calcio italiano, nel cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio, per proseguire domenica mattina 3 aprile quando verrà deposta una corona di fiori nel cimitero di Soffiano, dove è sepolto (ore 8.30), e sarà ricordato anche in occasione del prepartita di Fiorentina-Empoli. Infine lunedì 4 aprile a Palazzo Vecchio sono previsti due convegni a partire dalle 9.15: “Racconto tra il privato e il calcio” conduce Marino Bartoletti con gli interventi di alcuni ex Presidenti federali, tra i quali Giancarlo Abete, Franco Carraro, Antonio Matarrese, Luciano Nizzola e Carlo Tavecchio; “Artemio Franchi, il dirigente più bravo della storia del calcio italiano” conduce Marco Cattaneo. Tra i relatori previsti Valentina Vezzali, Sottosegretaria allo Sport, Milena Bartolini, Ct della Nazionale femminile di calcio, Roberto Mancini, Ct della Nazionale maschile di calcio e Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro. Excursus storico: “Artemio Franchi e il calcio italiano”- a cura di Matteo Marani, Presidente della Fondazione Museo del Calcio. Le conclusioni saranno affidate a Gianni Infantino, Presidente della Fifa.
“La sua grandezza è stata quella di anticipare i tempi – ha detto Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro -: Franchi oggi è più che mai moderno e attuale, è una delle parti più belle della storia di Firenze mentre per il calcio italiano resta il numero uno degli innovatori. E mai come oggi, dopo la terribile delusione dell’eliminazione della Nazionale dai Mondiali, dobbiamo ripartire proprio dai suoi insegnamenti per rilanciare tutto il calcio italiano. Lavorare sulla riforma ragionando a sistema, a partire dai settori giovanili”. Per Francesco Franchi, figlio di Artemio, questo ricordo è un motivo di orgoglio: “Constatare tutto l’affetto che circonda ancora il nome di mio padre scalda il cuore alla mia famiglia. Questi giorni che sono dedicati a lui ci riempiono di emozione e ringrazio davvero tutti, a partire dalla Lega Pro, che hanno lavorato alacremente per realizzare questa serie di eventi. Papà mi manca due volte: come figlio, ovviamente, e come dirigente sportivo. Perché dopo il disastro dell’Italia a Palermo, oggi più che mai c’è bisogno delle riforme per ripartire. E’ indispensabile per costruire il futuro. Una riforma profonda, etica, tecnica e strutturale, scaturita da riflessioni serie. Da un male può nascere un bene”.
“Saranno 3 giorni importanti e ricchi di avvenimenti che ricorderanno Artemio Franchi come merita – ha sottolineato l’assessore allo sport Cosimo Guccione – la sua figura dimostra come sia importante avere dirigenti capaci e lungimiranti come lui. Bisogna avere la memoria del passato per andare avanti. Sono emozionato di partecipare a questo magnifico evento, che permetterà di scoprire anche l’uomo Franchi, meno conosciuto”.