Continua il viaggio del Consorzio per far conoscere la denominazione nel Nuovo Continente che nel Paese verdeoro è considerata “o vinho tinto italiano mais famoso do mundo”
Dalla masterclass a ‘ritmo’ di Sangiovese e delle sue pregevoli sfumature al workshop animato dalla squadra di aziende volate direttamente dalla Toscana. Continua il viaggio del Chianti alla conquista delle Americhe organizzato dal Consorzio Vino Chianti per portare la denominazione alla conquista del Nuovo Continente. Il tour, iniziato il 27 ottobre, questa volta è dedicato al Brasile e ha avuto un inizio scoppiettante a tinte verdeoro, nella città di Rio de Janeiro, al Copacabana Palace. Qui il noto sommelier Manoel Beato in duetto col Wine Ambassador del Consorzio, Luca Alves hanno accompagnato i partecipanti in un prelibato viaggio tra sette vini di sette diverse zone, passando attraverso calici di Annata, Governo all’uso toscano, Superiore e Riserva.
Nella platea di professionisti e media locali, anche Deise Novakoski, prima storica sommelier del Brasile e figura chiave nella formazione enogastronomica nel paese, la quale ha ricordato ai partecipanti in un intervento che è stato proprio il Chianti, molti anni fa, il primo vino ad approdare nel mercato. Nei prossimi giorni, il 4 novembre, invece sarà la volta di São Paulo, la città in cui sbarcherà direttamente dalla Toscana un gruppo di produttori che presenteranno i propri vini ai professionisti locali nell’ambito di un evento Workshop comprensivo di sessioni d’incontri B2B.
E se “la vita, amico, è l’arte dell’incontro” come cantava Vinicius de Moraes nel suo ‘Samba delle benedizioni’, allora il giusto sigillo per celebrarlo non può che essere il nettare dell’amicizia, il Vin Santo, che sarà il protagonista dell’iniziativa nella capitale paulista: il giornalista Jorge Lucki ne racconterà la leggenda, tecnica e caratteristiche uniche, attraverso una degustazione di sette prodotti, dal più secco al più blasonato ‘Occhio di Pernice’.
“Per la nostra denominazione il mercato brasiliano ha un potenziale notevole – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – per questo abbiamo messo così tanto impegno nel proporre iniziative di altissima qualità e grande interesse anche per gli operatori del comparto. Fare promozione in Brasile è una sfida interessante perché da una parte c’è il freno degli alti dazi di importazione, ma dall’altra il legame con il nostro Paese gioca a nostro favore. Basti pensare che San Paolo è la città col maggior numero di italo-brasiliani del Paese, quindi è un Paese perfetto in cui andare alla caccia di nuovi Chianti lovers”.