In Consiglio il capogruppo di Fratelli d’Italia si è presentato con una piccola inferriata a rete e un cartello di divieto d’accesso per protestare contro la chiusura della stradina
“Dopo la Ztl, il Comune inventa la Zpl: Zona pedonale limitata”. A mezza strada tra l’ironia e la critica aspra, Alessandro Draghi commenta così la decisione del Comune di chiudere con i cancelli via dell’Ortone per far fronte al degrado e allo spaccio di droga diverse volte segnalato dai residenti nella strada di poco più di 60 metri tra Borgo La Croce e piazza Ghiberti.
E in Consiglio il capogruppo di Fratelli d’Italia, prima della comunicazione del sindaco Dario Nardella sull’emergenza coronavirus a Firenze, è arrivato con una piccola inferriata a rete sistemata proprio in mezzo a uno dei passaggi normalmente utilizzati dai consiglieri per prendere posto fra gli scranni e corredata da un eloquente cartello di divieto d’accesso dalle 20 alle 8 del mattino.
“I problemi della movida in Borgo la Croce e dell’urina in via dell’Ortone – ha spiegato in un question time – sono evidenti. Ma così si crea un precedente: quante strade sono in una condizione simile, si chiudono tutte? E’ un fallimento dell’amministrazione”. Draghi ha ribadito la sua contrarietà a cancelli e cancellate (vedi anche la vicenda legata al sagrato di Santo Spirito) ma attacca anche l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi che lunedì scorso dalle pagine dell’edizione fiorentina del quotidiano la Repubblica aveva preso una netta posizione contro le recinzioni annunciando tra l’altro l’intenzione di togliere le inferriate dal Museo del Novecento e più in generale dai monumenti citando via dell’Ortone per contrastare l’universalità del concetto stesso di cancellata.
“Sacchi – continua l’esponente di FdI – minimizza il problema di via dell’Ortone in quanto non si tratta di un monumento, ma vorrebbe eliminare le cancellate sotto i portici del museo del Novecento: così il degrado potrà spostarsi anche lì. Resta poi una domanda finale: come mai i lavori per mettere il cancello sono andati così spediti nonostante la Prefettura non avesse dato l’assenso?”.
Palazzo Medici Riccardi, infatti, qualche giorno fa era intervenuto con una nota stampa in cui si diceva che “la richiesta pervenuta nei mesi scorsi dal Comune di valutare la proposta di chiusura di via dell’Ortone tramite apposizione di cancelli è tuttora all’esame del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”. L’installazione dei cancelli poi non era piaciuta al Comitato Cittadini per Firenze di Sant’Ambrogio che ha dato mandato all’avvocato Guglielmo Mossuto di effettuare un accesso agli atti per valutare la presentazione di un eventuale ricorso al Tar.