La cerimonia ufficiale Venerdì nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio. Con loro anche Francesco Montorsi e Lorenzo Viotti in uno spettacolo mette insieme le diverse espressioni di genio, cultura, musica, cinema e scienza
Torna il Premio Galileo 2000, giunto alla diciannovesima edizione, la prima sotto la presidenza di Antonio De Virgiliis. Nel corso del tempo, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato ad attori, personalità istituzionali della cultura, della musica e dell’economia di rilevanza internazionale e ha visto tra i premiati Shimon Peres Zubin Mehta, Andrea Bocelli, Riccardo Muti, Roberto Bolle, Claudia Cardinale, Irene Papas solo per citarne alcuni. Il Premio, realizzato dalla Fondazione Premio Galileo 2000 in collaborazione con Comune e Fondazione Teatro della Toscana, lega musica, arte, scienza ed impresa come manifestazioni del genio umano e dell’impegno per lo sviluppo culturale, economico, per la sostenibilità, la ricerca scientifica ed artistica.
“Il Premio Galileo 2000 nasce da un’idea di mio padre, Alfonso De Virgiliis – spiega Antonio De Virgiliis, Presidente della Fondazione Premio Galileo 2000 – e dal suo amore per ogni forma di espressione artistica e culturale, per temi universali come la pace, il dialogo tra popoli e religioni, l’economia sostenibile, l’Europa, che lo ha spinto ad allargare, edizione dopo edizione, i confini del Premio, arricchendolo di sezioni volte a riconoscere personalità la cui azione, seppur in campi diversi, è stata comunque sempre diretta in favore dell’uomo e dei suoi valori più alti”.
La XIX edizione e le sette personalità che lo riceveranno sono stati presentati questa mattina al Teatro della Pergola, alla presenza di Alessia Bettini, Vicesindaca e Assessora alla Cultura del Comune di Firenze, Antonio De Virgiliis, Presidente della Fondazione Premio Galileo 2000 e Marco Giorgetti, Direttore Generale Fondazione Teatro. Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, il 19 maggio, sarà il teatro della cerimonia di consegna del Premio Galileo 2000, condotta da Monica Peruzzi, giornalista di Sky. L’organizzazione dell’evento è stata curata da Scaramuzzi Team con la collaborazione dello Studio Mercatali.
Il Premio Galileo 2000 per l’Impresa verrà conferito a Philippe Donnet, CEO del Gruppo Generali; Premio Galileo 2000 Una Vita per la Musica – Giglio d’Oro a Gianna Fratta, direttrice d’orchestra internazionale e prima donna a dirigere l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma; il Premio Galileo 2000 per l’Arte a Jeff Koons; il Premio Galileo 2000 per la Scienza Medica a Francesco Montorsi, direttore dell’Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano; il Premio Galileo 2000 per il Cinema a Giuseppe Tornatore; il Premio Galileo 2000 Una Vita per la Musica Premio Speciale alla Carriera ad Ornella Vanoni; il Premio Galileo 2000 Una Vita per la Musica – Giglio d’Oro a Lorenzo Viotti, direttore d’orchestra e direttore musicale della Netherlands Philarmonic Orchestra e della Dutch National Opera.
“Cultura, musica, cinema, scienza al centro, ancora una volta, grazie al premio Galileo 2000, un riconoscimento prestigioso giunto alla sua 19esima edizione che negli anni ha visto alternarsi nomi di spicco nelle più svariate discipline e in diversi settori – sottolinea la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini –. Anche quest’anno l’edizione è bellissima con nomi straordinari che racchiudono le diverse espressioni del genio ma soprattutto dell’amore. Siamo fieri di ospitare questa iniziativa nel salone dei Cinquecento”.
Il percorso allestito per questa XIX edizione si divide idealmente in tre fasi articolate seguendo la naturale architettura dello scalone monumentale che dal cortile di Michelozzo porta al Salone dei Cinquecento. La prima parte della salita, “nuda”, richiama una purificazione ad opera dei suoni di carattere naturale che accompagneranno gli ospiti sin dal loro ingresso, come l’acqua della fontana e il risveglio della natura. Nella seconda parte della scalinata il cuore dell’allestimento vero e proprio in cui viene ricreata una dimensione mistica con figure mascherate nella contemplazione del potere ammaliante dell’arte. Nell’ultima parte della salita ecco invece il confronto con la natura inesorabilmente umana alle prese con l’amore e la sua volubilità. Fra le coppie di innamorati si staglia infatti una presenza solitaria, da tutti desiderata e mai raggiunta che si muove sulle note dell’aria “Mentre io godo” de Il giardino di rose di Alessandro Scarlatti. “Si rinnova in questa edizione la partecipazione che la Pergola fin dal 2001 ha sempre assicurato al Premio – dice ancora Marco Giorgetti, – del quale ha profondamente condiviso i valori, dalla pace all’attenzione all’arte, dall’ecumenismo allo spirito europeo. Si rinnova. nel ricordo del fondatore del Premio, Alfonso De Virgiliis, che del teatro è stato grande amico in ogni occasione.”