L’iniziativa lanciata dal sindaco Dario Nardella a margine della firma della Carta di Firenze. “Siamo per la pace e chiediamo che parta subito un negoziato di pace”
Firenze si mobilita a fianco del popolo dell’Ucraina che in queste ore sta subendo l’invasione da parte delle truppe russe al comando di Vladimir Putin. Domani, domenica 27 febbraio, alle 17 in piazza Signoria, è convocata una manifestazione per chiedere lo stop alla guerra nel paese dell’est Europa. L’iniziativa sarà a carattere regionale e vedrà anche la presenza di alcuni sindaci che hanno partecipato al Forum del mediterraneo che si concluderà domani, oltre alla comunità ucraina. La proposta è venuta dal sindaco Dario Nardella a margine della firma della Carta di Firenze. Intenzione del primo cittadino fiorentino è anche di invitare “la comunità russa che vive a Firenze per chiedere, tutti insieme, la Pace”.
Alla manifestazione ha già dato la propria adesione il Pd con il proprio capogruppo Nicola Armentano. “Sarà importante – dice Armentano – riempire piazza della Signoria e lanciare ancora una volta da Firenze, da sempre città del dialogo e della pace, un appello a tutte le forze democratiche per un rinnovato impegno, a livello diplomatico, che chieda immediatamente il “fermate il fuoco” in Ucraina”.
E i temi della pace e del dialogo sono i contenuti fondamentali della carta di Firenze sottoscritta oggi al termine del summit Vescovi-Sindaci. Un documento che avrà “un futuro da grande ambasciatrice”, spiega ancora Dario Nardella, e verrà portata “non solo al Santo Padre, ma anche ai leader internazionali, ai capi di Stato e di Governo. Cominceremo questo pellegrinaggio perché questa dichiarazione comincia a vivere da oggi”. “Abbiamo fatto un passo in avanti partendo da Giorgio La Pira, viene naturale dire che rispetto al suo tempo abbiamo fatto tanti passi indietro: le guerre sono aumentate, l’inquinamento non c’era e oggi affligge il Mediterraneo. Oggi abbiamo sbloccato una situazione e aggiunto un pezzo al grande mosaico della pace: mai prima di ora sindaci di città importantissime a maggioranza musulmana avevano firmato un documento di impegni insieme ai vescovi cattolici. Un grandissimo passo, il segnale più forte che potevamo dare in questo momento di guerra. Siamo per la pace e chiediamo che parta subito un negoziato di pace”. “Questo – ha concluso – è un giorno che terrò nel cuore per tutta la vita. Da quando sono sindaco sicuramente è la cosa più impegnativa che abbia mai potuto fare”.