Continuano le attestazioni di solidarietà alla lotta dei 422 lavoratori che rischiano il licenziamento. Dopo i rappresentanti delle istituzioni, ieri ai cancelli della fabbrica anche una delegazione del sindacato giornalisti guidata da Giuseppe Giulietti e Sandro Bennucci
Cresce l’attesa a Campi Bisenzio per la manifestazione nazionale di domani indetta dal collettivo di fabbrica Gkn che partirà proprio dai cancelli dello stabilimento. L’appuntamento è per le 9.30 e sono attese delegazioni provenienti da altre fabbriche italiana. Si partirà dall’azienda per girare intorno ai Gigli andare verso la Perfetti-Mezzana-Ricasoli e tornare nello stabilimento. “Farà caldo – scrive il collettivo sulla propria pagina di Facebook – quindi attrezzatevi per sopportarlo ma anche per una manifestazione che sia calda. Ci saranno interventi di lavoratori e lavoratrici lungo il corteo e alla fine”.
Intanto proseguono le adesione alla lotta degli operai. Dopo Arci Firenze e Prato, ieri è stato il turno della Fnsi (sindacato dei giornalisti) e dell’Associazione Stampa Toscana con i loro presidenti Giuseppe Giulietti e Sandro Bennucci. “Dobbiamo essere la scorta mediatica, qui come altrove, delle situazioni di crisi non giustificate da crisi produttive ma da crisi economiche, finanziare o bizzarrie di gruppi dirigenti che non possono essere tollerate in un Paese civile – ha detto -. Attenzione mediatica da applicare a queste realtà che rischiano di essere oscurate ed uscire dal dibattito pubblico”.
Giulietti era accompagnato dal presidente dell’Associazione stampa Toscana, Sandro Bennucci, dal consigliere Ast Nazzareno Bisogni e da Marzio Fatucchi, presidente della Consulta dei Comitati di redazione della Toscana. Non ha fatto mancare il suo sostegno alla causa anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli. “Siamo venuti a Campi Bisenzio – ha evidenziato Giulietti – per ricordare a noi stessi che siamo legati da un patto federativo antichissimo con Cgil Cisl Uil e ora è tempo di applicarlo. Anche perché la crisi che si sta consumando qui è una crisi che riguarda centinaia di aziende e tocca anche la nostra categoria. Ci sono centinaia di giornalisti precari, privati dei diritti, che ogni giorno fanno il loro mestiere. È ora di dare meno solidarietà ma sostegni concreti, con l’introduzione della legge sull’equo compenso”. Una presenza che vuole dimostrare il sostegno dei giornalisti italiani a favore dei lavoratori che lottano per difendere il loro posto e il sostegno ai sindacati impegnati a salvaguardare l’occupazione e a combattere il precariato. “fondamentale che l’informazione riesca a ritrovare la sua identità, non sono più tollerabili articoli a 5 euro a pezzo, servono contratti veri e l’introduzione dell’equo compenso che è bloccato da anni. Speriamo il governo ascolti le nostre rivendicazioni assieme a quelle dei lavoratori Gkn”.
Infine Regione e commissione multinazionali di Confidindustria Toscana daranno vita a un tavolo permanente di confronto. “Occorre consolidare i canali di dialogo per prevenire situazioni drammatiche” afferma il Governatore Eugenio Giani.