Il sindaco dovrebbe appoggiare la mozione del Governatore dell’Emilia Romagna, rinunciando però di fatto alla corsa a segretario del Pd
Il sindaco di Firenze Dario Nardella sabato 3 dicembre farà chiarezza sul suo futuro all’interno del Pd: dopo i lunghi colloqui delle ultime ore, Nardella con tutta probabilità si schiererà dalla parte del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. I due terranno una conferenza stampa domani, alle ore 15.30, al teatro del Sale in via dei Macci. L’impressione è che il primo cittadino fiorentino a questo punto potrebbe essere lo sponsor o il coordinatore della mozione Bonaccini, in modo da aiutarlo nella corsa a segretario del Pd ma rinunciando di fatto a candidarsi alla segreteria del Nazareno. Una iniziativa che arriva proprio 24 ore prima della probabile discesa in campo di Elly Schlein che dovrebbe essere ufficializzata nella Capitale in un evento simile alla convention nardelliana di domenica scorsa sempre a Roma.
Ancora stamattina Nardella in un lungo post su Facebook aveva promesso una risposta definitiva: “Sento su di me la responsabilità non semplice di contribuire da protagonista a questa lunga e difficile avventura, convinto più che mai che il destino della casa comune venga ben prima dei nostri destini individuali – aveva scritto – anche per questo è forte il desiderio di ringraziare le tante persone che da tutto il Paese mi stanno dimostrando stima, amicizia e affetto sincero”. E poi aveva aggiunto: “Per me la politica non può prescindere dai rapporti umani, dall’autonomia di ciascuno, dall’ascolto e dal rispetto reciproco. Con loro prima di tutto condividerò molto presto i prossimi passi, con riferimento al tipo di impegno che potrò mettere nel congresso. Perché nella mia vita e nella mia cultura c’è sempre la forza del ‘noi’ e non l’egoismo dell”io. Noi democratici siamo chiamati oggi al più grande sforzo di generosità, coraggio e umiltà mai fatto in questi 15 anni da quando esiste il Pd. Dipende da tutti noi e da nessun altro”.
Adesso l’annuncio dell’incontro con i giornalisti e la fine di un’attesa che stava cominciando a diventare estenuante un po’ per tutti.