Pur presentata come la scuola più bella, efficiente e tecnologica d’Europa, la Dino Compagni non aveva però una rampa di accesso per diversamente abili. Grazie alla battaglia della madre il passaggio era stato poi realizzato ma per un periodo di tempo il ragazzo aveva avuto difficoltà ad accedere al plesso
Non riusciva a entrare regolarmente a scuola perché quest’ultima, pur essendo stata decantata due anni fa dal sindaco Dario Nardella come la scuola più bella, tecnologica ed efficiente d’Europa, non aveva però una rampa per disabili. Per questo motivo il tribunale civile di Firenze ha condannato il Comune a risarcire per “discriminazione indiretta” con 15.000 euro un ragazzo disabile, che seppure per un periodo limitato, ha avuto problemi ad accedere alla scuola media Dino Compagni. La rampa, la cui realizzazione aveva trovato ostacoli da un punto di vista tecnico, era stata successivamente costruita anche sull’onda delle ripetute proteste della madre del giovane oggi 16enne, Ginevra Risaliti, che aveva intrapreso una vera e propria battaglia di civiltà interessando a più riprese il consiglio di quartiere e gli organi di stampa locale.
Della ordinanza del tribunale, che risale ai mesi scorsi, si è parlato ieri in Consiglio comunale, nell’ambito del dibattito su una delibera che riconosce un debito fuori bilancio di 15.000 euro per il risarcimento, illustrata dall’assessore al welfare Sara Funaro. Da Palazzo Vecchio si sottolinea che nell’ordinanza “si parla di discriminazione indiretta di fronte a comportamenti neutri che mettono persone con disabilità in condizione di svantaggio. Il plesso scolastico è sempre stato conforme ai criteri di legge in materia di barriere architettoniche. Il comportamento ritenuto dannoso dal tribunale è da ricondurre a un periodo specifico in cui al minore non è stata garantita possibilità di uscire insieme agli altri compagni e inoltre non è stata garantita dalla dirigenza scolastica l’apertura dell’ingresso alternativo della scuola insieme agli altri compagni, nonostante molteplici sollecitazioni. Ingresso che poi è stato attivato l’anno successivo”.