C’e Tempo fino a domani, sabato 7 dicembre, per ammirare i “pezzi unici” in mostra alla Limonaia del Palacongressi
C’è tempo fino a domani 7 dicembre per ammirare alla Limonaia del Palazzo dei Congressi “Di luce propria. Viaggio nell’Italia delle Arti e dei Mestieri”, la mostra itinerante volta a far conoscere e valorizzare le cosiddette arti minori e l’importanza di tramandare i saperi e la tradizione delle botteghe artigiane.
La rassegna, prima di approdare a Firenze, ha cominciato il suo viaggio da Matera Capitale della Cultura 2019 e poi ha attraversato le città di Brindisi, Enna e Roma raccogliendo commenti entusiastici di pubblico e critica per il livello qualitativo dei manufatti esposti.
Ad ogni tappa, il gruppo originario degli artigiani coinvolti è aumentato con nuovi rappresentanti dell’artigianato artistico provenienti da tutta Italia, chiamati ad esporre opere che raccontano non solo un mestiere ma la storia del proprio territorio. A Firenze sono ben 40 le realtà artigiane che propongono 80 pezzi unici, vere e proprie opere d’arte realizzate in legno, pietra, marmo, alabastro, pelle/cuoio, carta, ceramica e vetro, che testimoniano l’esistenza di maestranze capaci di produrre oggetti di altissima qualità in una società “usa e getta”.
“Gli artigiani sono una ricchezza da tutelare, promuovere e proteggere” – dice l’assessore al Commercio e alle Attività produttive del Comune Federico Gianassi -. “Questa mostra itinerante approda in una città, come la nostra, che dà grande valore alla loro maestria e alle eccellenze dell’artigianato”. “Di luce propria” è promossa dall’Unione Nazionale Cna Artistico e Tradizionale, è organizzata da CNA Toscana con il supporto di CNA Firenze, il patrocinio del Comune di Firenze ed è ospitata da Firenze Fiera. “Siamo abituati a definire consumatori coloro che acquistano oggetti e servizi per la vita quotidiana, quasi facendo riferimento ad un bisogno compulsivo di riempirsi di beni anonimi per colmare vuoti interiori – aggiunge Nicola Tosi, Direttore Generale CNA Toscana -. Mi viene da pensare che dovremmo rivedere i nostri paradigmi di acquisto, orientandoci a comprare prodotti che siano fatti per durare, per produrre emozioni, che ci ricordino un territorio, una cultura ed una storia. I manufatti realizzati dalle mani degli artigiani contengono questo caleidoscopio di emozioni, di storie e di saperi”. Di luce propria sarà anche l’occasione con incontri e dibattiti con rappresentanti delle Istituzioni per sviluppare una riflessione sullo stato attuale dell’artigianato, su come trasmettere ai giovani la passione per un’arte unica e ricercata in tutto il mondo e su quali sostegni e incentivi esistono per chi vuole avvicinarsi all’artigianato artistico.