Il Tar giudica cessata la materia del contendere per via dello stralcio della variante urbanistica nel Piano operativo. Funaro: “Avanti senza indugi”. Palagi (SPC): “Firenze paga l’opportunismo elettorale del Pd”
I nuovi atti pianificatori approvati dal Comune (Poc) hanno stralciato la previsione “anti affitti brevi”, determinando così la cessazione della materia del contendere. E’ quanto scrive il Tar della Toscana nella sentenza con cui oggi ha dichiarato i ricorsi promossi contro la delibera urbanistica del Comune di Firenze sugli affitti turistici brevi improcedibili per “sopravvenuta carenza di interesse”. In sostanza il Tribunale amministrativo regionale ha condiviso la prospettazione dei ricorrenti sostenendo che la recente approvazione del Piano operativo del Comune ha di fatto superato la variante approvata a ottobre, che introduceva il divieto di nuovi appartamenti destinati a locazioni brevi nell’area Unesco del centro storico determinando così la “carenza di interesse”. Per gli avvocati del Comune invece la variante approvata era ancora in piedi e avrebbe dovuto essere integrata anche a seguito del nuovo piano operativo varato dalla Regione.
Dunque per il Tar l’attività di locazione turistica breve è consentita e pienamente legittima anche nel centro storico fiorentino. Chi vorrà iscrivere sul portale del Comune un proprio immobile e affittarlo per tempi brevi sulle note piattaforme potrà farlo (il portale di registrazione è già attivo e sembra sia già stato subissato di richieste). Mentre per chi già lo faceva, non cambia praticamente nulla. Sempre secondo il Tar né la variante e neppure la delibera adottata in materia dal Comune sono destinate a mantenere la propria efficacia.
“Andiamo avanti senza indugio – commenta a caldo il neo sindaco Sara Funaro -: nella prima seduta utile della giunta porterò l’approvazione della variante per ribadire lo stop agli affitti brevi. Rimane l’inerzia di un governo indifferente rispetto ai problemi di overtourism che affliggono città d’arte come Firenze. Continuerò a chiedere al governo provvedimenti nazionali che sono sempre più urgenti”, di fatto sposando in pieno la linea già adottata a suo tempo dall’allora sindaco Dario Nardella che da Bruxelles sottolinea: “ La strada indicata da Firenze sul blocco degli affitti brevi nel centro storico cittadino è quella giusta: il Tar non entra nel merito e non dichiara illegittima la delibera del Comune. Dunque nessuna bocciatura da parte dei giudici amministrativi. Bene fa la sindaca Sara Funaro a ribadire l’intenzione di andare avanti nel percorso iniziato durante la scorsa legislatura, saremo al suo fianco. La sentenza di oggi non pregiudica minimamente il percorso iniziato con coraggio e innovazione, anzi, crea le condizioni perché il modello fiorentino diventi modello nazionale ed europeo. Il fenomeno degli affitti turistici brevi interessa quasi tutte le città europee, da Firenze a Barcellona, da Roma ad Amsterdam, e sta determinando un pericoloso allarme sociale. L’esplosione degli affitti turistici sta incidendo infatti su un aumento repentino e incontrollato dei costi degli appartamenti nelle grandi città e dei canoni di affitto con aumenti che oscillano tra il 10% e il 20% annui. Per questo già in questa settimana ho avviato un confronto a Bruxelles con i deputati europei delle delegazioni spagnole francesi e olandesi in particolare. L’Italia infatti è il Paese più indietro di tutti gli altri Stati europei in questo settore. E, visto che a Roma non stanno facendo niente per mettere mano all’emergenza abitativa e al fenomeno dell’overtourism, allora lo faremo a Bruxelles”.
Immediate le reazioni: “La sentenza del Tar sugli affitti brevi – sottolineano i consiglieri di Fratelli d’Italia Giovanni Gandolfo, Angela Sirello, Matteo Chelli e Alessandro Draghi e del coordinatore fiorentino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai suggella l’incapacità dell’amministrazione fiorentina, targata PD, di governare la città. L’esultanza di Nardella di fronte ad una bocciatura del proprio operato come sindaco è imbarazzante. Il neo sindaco Funaro potrebbe partire nominando un (vero) assessore all’urbanistica anziché fare proclami fini a sé stessi evitando di esporre il Comune, come ha fatto il suo predecessore, a figuracce mediatiche e contenziosi di cui oggi paghiamo le conseguenze. La città merita un’amministrazione pragmatica e all’altezza delle aspettative”.
Per il capogruppo della Lega Mossuto “Nardella esce sconfitto e con lui tutta la Giunta uscente Funaro compresa”. Mentre il Capogruppo di Forza Italia Alberto Locchi sottolinea che la “sentenza del TAR mette fine alla strampalata norma sugli affitti brevi”. Secondo Bambagioni (Lista Schmidt) “Il problema della casa e dell’abitare è centrale e dalla sua risoluzione passa lo sviluppo di Firenze nei prossimi anni. La prospettiva è tra una città con un’anima o una disneyland a cielo aperto. Un tema così importante non lo si può risolvere a colpi di ricorsi o con atti contraddittori e tardivi. Nessuno mette in discussione la piccola proprietà e i suoi introiti ma è anche vero che questo modello, se non gestito, diventa tutto turistico, e ha mostrato di essere fragile durante il Covid e insostenibile dopo la pandemia.
Durissimo il commento di Dmitrij Palagi, capogruppo di SPC, e Antonella Bundu che evidenziano come “Firenze paghi l’opportunismo elettorale del Pd. Nardella chiederà scusa? O ormai è a Bruxelles? Non c’era assessorato all’urbanistica assegnato in quei mesi e ancora non c’è la nuova Giunta. In fondo però delle scuse la Città se ne fa poco, anche perché già lo vediamo il PD vantarsi di aver vinto le elezioni. Il testo però del TAR è chiaro. La pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e complessive. Occorre prevedere una norma valida per tutta la Città a livello comunale, ottenendo rapidamente in Regione modifiche normative alla legge 65/2014, magari seguendo la traccia di quelle presentate dal Sunia con l’associazione Progetto Firenze. Rapidamente occorre anche impugnare il decreto “salva casa” per tutelare le possibilità di azione degli enti locali”.
Per il Pd, impegnato in alchimie di giunta, presidenza del consiglio e incarichi di capogruppo e vice, parla il segretario cittadino Ceccarelli secondo il quale “le città non possono gestire la questione da sole: serve un’azione mirata da parte del governo con una legge nazionale. Stupisce che il governo ed il ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè non si siano ancora mossi di una virgola per realizzare una norma nazionale sugli affitti brevi e contrastare l’overtourism”.